Il dibattito parlamentare, e non solo, relativamente al tema della riforma del sistema previdenziale, prosegue con molta vivacità in questi giorni, nonostante ci si appresti ad usufruire della pausa estiva. Tra i vari argomenti, quello più discusso è relativo alla proroga della cosiddetta Opzione Donna con il metodo contributivo al 31 dicembre 2015. Questo metodo sperimentale è una concessione che viene data alle lavoratrici, le quali possono andare in pensione prima dei requisiti previsti ma con il conteggio dell'assegno pensionistico con il metodo contributivo.
Secondo la senatrice Manassero, i soldi per l'Opzione Donna ci sono
Al momento, la situazione sembra aver raggiunto un punto di stallo dato che, per applicare questo metodo, c'è bisogno di risorse economiche che le esigue casse dello Stato non hanno. Secondo quanto dichiarato dalla senatrice del Partito Democratico, Patrizia Manassero, così come evidenziato sul sito pensionioggi.it, i fondi per adeguare le domande che sono pervenute e che, eventualmente, perverranno entro il 31 dicembre 2015,sono stati già stanziati. Ora bisognerà verificare se questa notizia verrà confermata dai tecnici dell'Inps e del Ministero dell'Economia. Si rischia che la situazione rimanga così ancora per molto tempo come sta avvenendo con i lavoratori cosiddetti Quota 96, i quali, nonostante abbiano tutte le carte in regola per andare in pensione, sono costretti ancora a lavorare a causa di un errore contenuto nella legge attualmente in vigore.
E' chiaro che tutte queste resistenze sono causate dagli esperti del ministero dell'Economia che vogliono vederci chiaro su quanto sta accadendo relativamente all'attuale situazione finanziaria in Italia. Tutto questo anche se, dagli ultimi dati statistici, si evince che la fiducia dei consumatori italiani, nel secondo trimestre di quest'anno, è aumentata di due punti percentuale rispetto a quanto avveniva nel 2014. Vedremo come il governo Renzi affronterà, subito dopo la pausa estiva, la questione relativa alla proroga dell'Opzione Donna.
