A partire dal primo di agosto l'Istituto di Previdenza Sociale inizierà a pagare i rimborsi ai pensionati, a seguito della sentenza della Cassazione che ha dichiarato incostituzionale la mancata rivalutazione delle Pensioni per il biennio 20112/2013 per gli importi superiori al triplo del minimo Inps (circa 1.500 euro lordi). L'articolo 24 del decreto legge 201/2011, soprannominato legge Fornero, era inserito nel decreto "Salva Italia" del Governo tecnico a guida Mario Monti.
In questo momento il Governo è alle prese con le dure critiche delle organizzazioni sindacali verso la nuova riforma delle pensioni, in particolare per la parte inerente la flessibilità in uscita, che secondo la CGIL potrebbe portare a tagli degli assegni fino al 35%.
Le famose lacrime del ministro Fornero
Elsa Fornero, che all'epoca era ministro del Welfare, si difese dalle numerose critiche nate a seguito dell'introduzione del blocco delle rivalutazioni delle pensioni, asserendo che la scelta non fu sua personale ma dell'intero Governo che attraverso questo provvedimento intendeva conseguire risparmi nel minor tempo possibile.
Rimaste impresse nell'immaginario collettivo le lacrime che il ministro non riuscì a trattenere il 4 dicembre 2011, quando insieme alla squadra di Governo illustrava in diretta televisiva i dettagli dei provvedimenti varati dal Governo Monti per fare uscire il paese dalla stringente crisi economica, e in particolare, i sacrifici che attendevano ai cittadini.
Il meccanismo dei rimborsi
Relativamente agli anni 2012/2013, tutti i titolari di pensioni d'importo complessivo fino a tre volte il minimo Inps riceveranno il reintegro totale, mentre gli importi superiori avranno un reintegro parziale: del 40% quelli superiori a 3 volte il minimo Inps, del 20% quelli compresi tra 4 e 5 volte e del 10% quelli compresi tra 5 e 6 volte il minimo Inps.
Per il biennio 2014/2015 invece, il rimborso sarà riconosciuto per le pensioni comprese tra 3 e 6 volte il minimo Inps, è l'importo sarà del 20% delle percentuali assegnate alle varie fasce di reddito negli anni 2012/2013.
Come riporta il sito internet del quotidiano finanziario "Il Sole 24 Ore", le pensioni d'importo fino a 1.500 euro dal primo di agosto avranno un rimborso complessivo di circa 796 euro, tenendo in conto gli arretrati riguardanti gli anni 2012/2015. Per ogni singolo anno, la cifra spettante è così suddivisa: 210,60 e 447,20 euro saranno resi rispettivamente per gli anni 2012 e 2013, mentre per il 2014 e 2015 gli importi della restituzione sono quantificati in 89,96 e 48,51 euro.
Come specificato dalla stessa Inps, anche agli eredi spetteranno i rimborsi delle pensioni, con i pagamenti che saranno effettuati anche per i trattamenti pensionistici che attualmente sono cessati. Per avere la restituzione delle somme spettanti, sarà sufficiente da parte degli eredi presentare una domanda all'Inps entro i termini di prescrizione. Quella delle pensioni fa parte di un grande progetto di riforme, che comprende anche il famoso Jobs act, che il Governo sta portando avanti al fine di modernizzare il paese e portarlo nuovamente tra le grandi economie.