Abbiamo parlato ieri del calcolo effettuato dall'autorevole rivista scolastica 'Tuttoscuola' in base al quale già nelle fasi 0 e A del piano assunzioni previsto dalla nuova riforma, mancherebbero ben 3.142 docenti in diverse classi di concorso, specialmente quelle tecniche. 

Le parole pronunciate ieri dal sottosegretario al Miur, Davide Faraone, hanno voluto gettare acqua sul acqua sul fuoco.

L'esponente del governo, intervenuto alla giornata conclusiva di 'Sos Scuola' a Pagliare di Sassa all'Aquila, ha ribadito come il momento sia positivo, come il Ministero dell'Istruzione stia finalmente realizzando un sogno degli insegnanti, un sogno inseguito da anni da moltissimi precari che ora finalmente diventeranno docenti di ruolo.

Faraone non vuol sentire pronunciare la parola 'polemiche' perchè si sa che dietro ad ogni riforma ci sono sempre polemiche: il sottosegretario ha ribadito che le critiche nascono dal fatto che il governo abbia fatto qualcosa, non ci sarebbero state se il governo non avesse fatto nulla. 

L'assunzione degli insegnanti sarà il primo tassello dell'operatività della riforma scolastica, le scuole italiane avranno circa il 10 per cento in più di docenti.

M5S su piano assunzioni: 'Tutto previsto secondo le bugie del governo'

Il Movimento Cinque Stelle ha commentato i dati comunicati da 'Tuttoscuola' con un chiaro 'Noi l'avevamo già previsto'. 

Sul blog di Beppe Grillo viene ribadito come il partito avesse denunciato già da diverso tempo il rischio a cui si andava incontro. I grillini ci tengono a sottolineare come questi numeri siano destinati ad aumentare visto che, nella fase C del piano assunzionale, assisteremo a numerose rinunce da parte di insegnanti che diranno NO ad assurdi trasferimenti lontano da casa stabiliti in base a delle regole illogiche e completamente sbagliate. 

I parlamentari in Commissione Cultura di Camera e Senato hanno ironicamente dichiarato che non era necessaria la sfera magica per prevedere quanto poi, nella realtà, sta effettivamente accadendo: le bugie del governo e del ministro Giannini sono palesemente davanti ai nostri occhi e il risultato sarà quello di ricorrere ancora una volta alle tanto odiate supplenze, proprio a quelle supplenze che il responsabile del Miur aveva promesso di eliminare in quanto uno dei mali più gravi della scuola.