In questa calda estate gli animi dei lavoratori sono ancora più infuocati dai dibattiti relativi alla riforma delle Pensioni. I più attivi, nonostante la calura, risultano i lavoratori precoci e le donne, che quotidianamente proseguono col pressing verso il Governo per richiedere la quota 41 e la proroga dell'Opzione donna. Sul web vari gruppi coesi si stanno mobilitando per difendere la propria causa: da un lato i 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti ' , dall'altra le lavoratrici iscritte al 'Comitato opzione donna ' e al neo nato 'opzione donna proroga al 2018'.

Ultimissime su pensioni precoci e opzione donna: pressing incessante su quota 41 e proroga

I precoci si dicono ormai disposti a tutto pur di ottenere il via libera al Ddl 857, che comprende anche la quota 41. L'ultima iniziativa concreta è quella di R.O., referente del gruppo dei precoci, che ha scritto a nome dei compagni al premier Renzi affinché si discuta al più presto del Ddl 857, unico compromesso accettabile dai lavoratori per salvare il salvabile e rimodulare una riforma delle pensioni troppo rigida.

Combattive più che mai anche le donne, che chiedono con forza la cancellazione delle circolari 35/37 del 2012 emanate dall'Inps, che hanno ristretto di oltre un anno i termini stabiliti dalla legge 243/2014 per poter accedere alla c.d.

opzione donna. A queste lavoratrici, che confidano venga ripristinata la data del 31/12/2015 come periodo utile per poter accedere alla pensione anticipata a 57 anni con sistema contributivo, si sono ora aggiunte coloro che rimarrebbero comunque escluse dalla legge 243/2004, perché più giovani. Queste lavoratrici, che si definiscono le 'sorelle minori' delle precedenti, sulla loro pagina ufficiale Facebook chiedono a gran voce la proroga fino al 2018. Ecco un breve estratto della missiva inoltrata da G.G., referente del gruppo recentemente creato, a Emanuela Munerato (Lega Nord), visibile integralmente sulla pagina  'opzione donna proroga al 2018' . Nell'email le lavoratrici la ringraziano per il Ddl 1843 depositato, e ribadiscono le ragioni più che valide che dovrebbero indurre l'esecutivo a favorire la proroga fino al 2018. 

'Non voglio ripetere tutti i benefici che comporterebbe la proroga fino al 2018' , dice G.G.,  'in quanto sono numeri che tutti conosciamo a memoria, ma non posso non pensare ai dati della disoccupazione che aumentano, ed ai nostri giovani che di giorno in giorno scappano verso l'estero; liberare il nostro posto di lavoro a favore dei nostri figli darebbe una gioia a noi mamme pur sapendo di avere una pensione alleggerita e permetterebbe un ricambio generazionale non indifferente'.

Riusciranno i lavoratori precoci e le donne, grazie a questo pressing insistente, ad ottenere quello che a loro sta piu' a cuore, ovvero la proroga dell'Opzione donna e la quota 41 ?  Vi terremo certamente informati sul proseguo dei dibattiti politici.