La discussione politica sulle tante questioni aperte, relative alla riforma del sistema previdenziale, riprende dopo la temporanea interruzione dovuta alla pausa estiva. Una delle problematiche, che dovrà essere risolta nel più breve tempo possibile, resta quella della proroga del sistema contributivo donna al 31 dicembre 2015.

Il 7 settembre, incontro tra Comitato Opzione Donna e Laura Boldrini

In queste ultime ore, è giunta notizia che, il prossimo 7 settembre, è stato fissato un incontro tra una delegazione del Comitato Opzione Donna e il consigliere politico della presidente della Camera Laura Boldrini, Carlo Leoni. Questa comunicazione è stata data da Dianella Maroni, una delle promotrici del Comitato Opzione Donna, nato a tutela delle donne lavoratrici che vorrebbero aderire al metodo sperimentale approvato nel lontano 2004, grazie all'ex ministro del Lavoro Roberto Maroni, e sospeso da due circolari Inps del 2014.

Proprio queste circolari avevano interpretato, in maniera restrittiva, la norma in questione, bloccando, di fatto, la possibilità di aderire a questa iniziativa. La responsabile della comunicazione Orietta Armilato ha commentato che "E' un bel riconoscimento per il nostro Comitato, la prova provata che la nostra voce è arrivata, la conferma di essere considerate davvero una parte sociale (inteso in senso politico) insomma e al di là di tutto, una bella passerella istituzionale che ci piace poter aggiungere al nostro lungo e travagliato percorso".

Il 9 settembre fissata una riunione in Commissione Lavoro alla Camera

Ricordiamo che, i requisiti pensionistici per poter accedere alla pensione, prevedono il raggiungimento di un'età anagrafica di 57 anni (58 anno per le lavoratrici autonome) e 35 anni di versamenti contributivi.

Il conteggio degli assegni previdenziali avviene, però, tramite il meno conveniente sistema contributivo. Subito dopo l'incontro del 7 settembre, arriverò un'altra fase molto importante per la risoluzione definitiva della problematica, con la riunione in Commissione Lavoro alla Camera, fissata per il 9 settembre, dove si discuterà anche di altre questioni previdenziali, come quella della settima salvaguardia per circa 26.000 esodati.

A questo punto, non ci resta che aspettare il prossimo mese, quando l'esecutivo, guidato dal premier Renzi, dovrà prendere delle decisioni che porteranno a modificare la legge pensionistica attualmente in vigore.