Si è dovuto aspettare quasi venti anni affinchè le famiglie italiane venissero a conoscenza dello stato in cui versano le scuole site nel nostro Paese: vent'anni e, per di più, si tratta ancora di dati incompleti che il Ministero dell'Istruzione conta di poter definire entro il prossimo mese di gennaio.

L'obiettivo dichiarato è quello di voler offrire un quadro dettagliato, Scuola per scuola. Naturalmente, i proclami entusiastici e lo spot 'pomposo' non potevano esimersi dall'accompagnare la notizia tanto attesa e così il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone si affretta nel definire quella di ieri 'una giornata storica' oltre ovviamente al consueto elogio del governo e dei suoi meriti.

'Non è stato facile strappare i dati alle amministrazioni - ha dichiarato ironicamente il ministro Stefania Giannini - visto che gelosamente li tenevano custoditi'.

News scuola, finalmente l'anagrafe edilizia: oltre 8.000 strutture chiuse su 42.292

Le informazioni saranno disponibili online a partire da lunedì 10 agosto (nel pomeriggio, viene precisato). Sono stati censiti 42.292 edifici scolastici, di cui 33.825 sono risultati attivi. Gli oltre ottomila che mancano all'appello sono stati chiusi per diversi motivi ma anche perchè sono finiti vittima dei tagli operati dal governo Monti.

Le regioni più in difficoltà sono la Sardegna (solo 326 istituti su un totale di 1941), la Sicilia (dove è operante solo il 40% degli edifici) e il Lazio (poco più della metà, il 55%).

Altri dati che fanno riflettere. Il 28 per cento delle strutture non è in possesso del documento di valutazione del rischio, il 27 per cento non possiede un Piano di emergenza e un terzo delle scuole non è raggiungibile con i mezzi pubblici.

Oltre il 61% non è munito del certificato di agibilità/abitabilità ma occorre anche tener presente, a parziale discolpa dello Stato, che la metà delle strutture scolastiche sono antecedenti al 1971, da quando è stata introdotta l'obbligatorietà del certificato di collaudo statico.

Ecco perchè il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini si è affrettata a precisare che 'l'assenza di un certificato non significa che le scuole non siano sicure e che non vengano svolti i controlli necessari'.