Si preannuncia un inizio di anno scolastico davvero 'burrascoso' a giudicare dalle prime avvisaglie di guerra lanciate dai sindacati. E' Unicobas a 'rompere il ghiaccio' e ad annunciare lo sciopero da ogni attività aggiuntiva da parte del personale Ata.

Del resto, era nell'aria un'iniziativa del genere, visti i problemi che sarà costretta ad affrontare la categoria, problemi che andranno ad aggravarsi a causa dei tagli annunciati dal governo.

Basta con le parole, è ora di passare, dunque, ai fatti con lo sciopero del lavoro straordinario a settembre e con una probabilissima manifestazione nazionale per il mese di ottobre, accompagnata da un altro sciopero generale.

Personale ATA, sciopero del lavoro straordinario: D'Errico 'Riforma incostituzionale'

E' Stefano D'Errico, segretario nazionale del sindacato Unicobas, a farsi portavoce sottolineando le conseguenze che il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario dovrà subire con la riforma Buona Scuola, ma anche dall'ancor più recente riforma della Pubblica Amministrazione, varata dal ministro Marianna Madia: un 'mix letale' che vedrà il personale Ata in mezzo a 'due fuochi', dove al preside-manager-padrone verranno affidate le 'armi' della valutazione e della licenziabilità, senza che i lavoratori ATA possano giovarsi dell'aiuto di 'colleghi' nel comitato di valutazione, come invece accadrà per il personale docente.

Senza dimenticarsi della miseria della retribuzione economica fissa ed aggiuntiva e i ritardi nell'erogazione degli straordinari, i vuoti d'organico che, negli ultimi quindici anni, nessuno si è degnato di riempire e a cui si aggiungono i duemila posti 'tagliati' dalla legge di stabilità.

Ecco perchè si è arrivati alla drastica decisione di scioperare per tutto il mese di settembre e di astenersi dallo svolgimento di attività di straordinario oltre le 36 ore settimanali, ma anche dalla sostituzione di colleghi assenti e da altri incarichi di reggenza.

Unicobas: docenti in 'guerra' dal mese di settembre

Ma Unicobas non si fermerà qui, perchè il mese di settembre anche i docenti inizieranno la loro 'guerra' contro la Buona Scuola attraverso tutta una serie di azioni di 'disturbo' che complicheranno non poco lo svolgimento di tutte le attività negli istituti.

Stefano D'Errico ha ribadito come la scuola si regga, ormai principalmente, sul volontarismo e sulla buona fede dei docenti e proprio per questo si vuole dire 'basta'.

Unicobas ha già dato disposizione affinchè gli insegnanti si prendano subito le ferie, così verrà inevitabilmente a mancare il numero legale per il Collegio dei docenti chiamati ad esprimersi sul nuovo organico funzionale.

Inoltre, Unicobas chiede ai docenti di non prestare alcuna collaborazione con i dirigenti scolastici, ricordando che non è obbligatorio assumere ruoli come collaboratore del preside.

D'Errico, inoltre, invita gli insegnanti a non partecipare ad alcuna attività aggiuntiva, a gite scolastiche, a non sostituire i colleghi assenti e a non adottare testi dell'industria libraria.