Sempre più caldo il fronte politico sulla pensione anticipata 2015 e sulle ipotesi per garantire maggior flessibilità in uscita dal mondo del lavoro all'interno della prossima legge di stabilità. Oggi 25 agosto le ultime news arrivano da Cesare Damiano, che risponde con decisione tramiteun comunicato ufficiale dal suo sito internet alle parole pronunciate dal viceministro all'Economia Enrico Morando nella giornata di ieri. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di ricostruire cosa è successo all'interno del Pd in questi ultimi giorni, con una battaglia interna che non sembra fermarsi.

Ultime news su pensioni anticipate di oggi 25 agosto: screzi nel PD tra Morando e Baretta

Prima di leggere le ultime dichiarazioni sulle Pensioni di Damiano, è bene fare un passo indietro per spiegare cosa è successo negli ultimi giorni per chi non ha seguito la vicenda. Domenica scorsa il sottosegretario all'Economia PierPaolo Baretta, firmatario con Damiano del ddl 857 che propone la pensione anticipata con quota 97 (65 anni di età e 35 di contributi con penalità max 8%) o a quota 41, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sole24ore ribadendo la bontà della proposta numero 857 e spiegando che il Governo. Lunedì però è arrivata un intervista su La Stampa del viceministro dell'economia e membro del PD Morando, che di fatto va in senso opposto alla proposta di Baretta.

"C'è chi propone di tene­re conto dell'attesa di vita, chi un prestito previdenziale. Qualunque soluzione neutra­ le per le casse dello Stato va bene". Insomma in parole povere, bocciate le soluzioni che prevedono un esborso economico, con una riforma che secondo il vice-ministro va fatta a costo zero, questo perchè "ad eccezione della Grecia,siamo an­cora il Paese europeo con la spesa per pensioni più alta in rapporto alla ricchezza pro­dotta".

Pensione anticipata, ultime news: Damiano risponde a Morando: "si rischia la presa in giro"

Nella giornata di oggi 25 agosto, è arrivata la pronta risposta del presidente della commissione lavoro, Cesare Damiano, che non è d'accordo con il viceministro: "Non sono d’accordo con Enrico Morando: se l’introduzione della flessibilitànel sistema pensionistico deve prevedere ‘una soluzione neutrale per le casse dello Stato’, occorre fornire qualche spiegazione supplementare se non si vuole che la soluzione proposta si trasformi in una involontaria presa in giro".

Parole forti, ma che ci sentiamo di condividere. Damiano spiega ancora una volta che i costi stimati da Boeri per la quota 97 e 41 non sono realistici perchè ipotizzano che tutti i lavoratori in Italia scelgano immediatamente di uscire a quota 97, cosa ovviamente che non accadrà visto che " Chi fa un lavoro pesante si vorràritirare, ma chi ce l’ha gratificante vorrà proseguire magari fino a 70 anni". Insomma, il braccio di ferro interno al PD sulla riforma delle pensioni è destinato a continuare... Voi cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti e cliccate segui per le ultime news sul tema.