L'onorevole Walter Rizzetto comprendendo il clima di sfiducia innescatosi tra i lavoratori, dopo le ultime dichiarazioni di Renzi inerenti una riforma delle pensioni a 'costo zero', ha gentilmente deciso di concederci questa intervista esclusiva. Lo scopo è in primis dichiararsi contrario al dietrofront dell'esecutivo e poi cercare di rassicurare, per quanto possibile, i pensionandi 'sull'orlo di una crisi di nervi'.

Eccovi le risposte del vice Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.

Riforma pensioni, intervista esclusiva a Rizzetto:

Onorevole Rizzetto come giudica il dietrofront del Governo Renzi sulla flessibilità in uscita?

Dopo mesi di proclami fatti dal Min Poletti, dal prof Boeri (che in questo caso non ha colpe) e dallo stesso Governo per voce dei suoi esponenti della commissione Lavoro, il Min. Padoan in pochi secondi ed in qualche riga liquida frettolosamente le proposte; mi chiedo come si senta il Min. del Lavoro Giuliano Poletti in questi giorni, sedotto e fulminato sulla via della flessibilità ed allo stesso tempo abbandonato dal proprio partito e dal proprio esecutivo, faccia sentire la sua voce, se possibile tonante.

E' un dietrofront poco onorevole. Così facendo ci porteremo dietro la pessima manovra Fornero per i prossimi 10 anni.

Il premier ha sentenziato a ‘Porta a Porta’ che la riforma ci sarà ma dovrà essere a ‘somma zero’. Dunque che ne sarà, a suo avviso, della quota 41 per i precoci, della 7° salvaguardia per gli esodati e dell’opzione donna?

Lei ha usato il verbo corretto, "sentenzia". Renzi non si erga a giudice nei confronti di una categoria che deve essere ricordata, non dimenticata e fatta resuscitare solo quando servono voti. Trovo assurdo poi chiedere il nulla osta a Bruxelles per cambiare le sorti dei nostri lavoratori che attendono una possibilità di riscatto nei confronti di un Governo vile quale l'esecutivo Monti.

Come su Imu, Renzi risponda all'Europa che sulle nostre Pensioni decidiamo noi. Ma è evidente che il premier ha chiesto troppo alle casse dello Stato (Imu, Comuni, tasse, imu agricola etc) e da qualche parte serve erodere: al solito sulle pensioni.

Domani riprenderanno i lavori in Commissione i pensionandi i cosa devono aspettarsi, ritiene che almeno su queste proposte, di cui si è discusso già a lungo, si troverà un’intesa?

Penso che su Opzione donna siamo a buon punto, alcune criticità residue su settima salvaguardia. Restano i nodi di Q96 e delle persone di sesso maschile che vorrebbero, e sono d'accordo, lo stesso trattamento delle donne. Su Q41 mi sono già detto favorevole. La politica migliore mette le giuste risorse al momento giusto nei posti giusti: inutile e dannoso tergiversare,risolviamo una volta per tutte questo problema.

Ripeto: il Min. Poletti rovesci qualche scrivania e si faccia sentire.

 A suo avviso ci sarà speranza per le iscritte al gruppo ‘opzione donna proroga al 2018’?

Non vorrei ci fosse all'ultimo (domani) qualche sgambetto da parte di Inps o Ragioneria di Stato. Ormai ci hanno abituato a queste repentine retromarce. Sono comunque fiducioso.

Per concludere l'onorevole Rizzetto ci dice: !Ragioneria di Stato e tecnici vari devono capire, nel 2015, che non loro dettano l'agenda politica. È il Parlamento e la politica stessa che fa le leggi, non i burocrati o i ragionieri". Ora, aggiungiamo noi, resta da capire se il Parlamento ha intenzione o meno di emanare queste leggi, grazie onorevole per il tempo dedicatoci.