Prosegue l'infuocato dibattito previdenziale concernente la flessibilità in uscita e le possibili misure a favore della pensione anticipata. Tra le ultime dichiarazioni emerge quella rincuorante dell'Onorevole Walter Rizzetto, che intervistato da Pietro Vernizzi si dice totalmente d'accordo con la proposta di Damiano. Il Ddl 857 prevede sia l'uscita flessibile a partire da 62 anni d'età con 35 anni di contributi versati e penalizzazioni massime dell'8%, che la quota 41 per I lavoratori precoci. Per 'quota 41', lo ricordiamo, s'intende la possibilità di accedere alla quiescenza con 41 anni di contributi, senza penalizzazioni e senza limiti d'età.
Il vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati sostiene che 41 anni di contributi versati siano molti e che debba essere, dunque, concessa la pensione al netto dell'età del richiedente. Ecco i dettagli dell'intervista che, siamo certi, farà tirare un bel sospiro di sollievo ai pensionandi iscritti al gruppo Facebook ' lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti '.
Pensioni anticipate precoci, ultime notizie: Rizzetto appoggia in toto il ddl 857
Sono favorevole, dice l'onorevole Rizzetto, alla quota 41 per I lavoratori precoci, 'è più chelegittimo andare in pensione con 41 anni di contributi al netto dell'età che uno può avere raggiunto '. Prosegue dicendo, avvalorando ancor più la sua posizione e le motivazioni che lo portano ad essere favorevole alla proposta di Cesare Damiano, la Riforma Fornero, anche nel caso dei precoci, ha creato eccessive rigidità.
Oggi, infatti, questi lavoratori possono accedere alla quiescenza unicamente dopo aver maturato 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne. In Commissione Lavoro si riprenderà la discussione sul tema per cercare di 'trovare la quadra' anche dal punto di vista del bilancio.
Nel corso dell'intervista Walter Rizzetto,deputato del gruppo Alternativa libera, haparlato anche della sua nuova proposta perreperire risorse utili.
Fondiche potrebbero essere impiegate da un alto per aumentare la pensione di chi percepisce un assegno fino a sei volte il minimo, e dall'altro per risolvere il 'dramma' degli esodati. Si potrebbe, dice, 'aumentare il numero delle aliquote Irpef sulle Pensioni d'oro e d'argento, anziché far pagare il 43% a chiunque percepisce più di 90 mila euro l'anno'Cosa ne pensate delle proposte dell'onorevole Rizzetto e delle sue rassicurazioni pro precoci?