"In occasione del Presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil di fronte al Ministero dell'Economia e delle Finanze sul tema della settima salvaguardia e dell'opzione donna, l'Ufficio di Presidenza della Commissione lavoro della Camera si incontrerà con una delegazione di esodati al termine della manifestazione". Sono le parole pronunciate dall'On. Cesare Damiano, a commento della manifestazione di protesta dei pensionandi davanti alla sede del Mef, per ribadire il proprio diritto al pensionamento sulla base di un accordo politico già trovato tra le parti e delle risorse appositamente accantonate in un fondo, così come previsto dalla legge.
"Condividiamo gli obiettivi della mobilitazione" prosegue l'ex Ministro del lavoro, spiegando di pensare che "le risorse risparmiate debbano rimanere nel fondo esodati per consentire la settima salvaguardia e la correzione della circolare restrittiva dell'Inps sull'opzione donna".
Pensioni esodati e opzione donna: serve un cambiamento prima della legge di stabilità 2016
Stante la situazione, l'On. Damiano è voluto entrare nel merito dell'iter che seguirà la discussione su questi delicati temi, indicando la linea rossa da non superare. "Questi nuovi provvedimenti di salvaguardia e correzione vanno fatti prima della legge di stabilità", la cui discussione comincerà a partire dal mese di ottobre.
Vi è anche da sottolineare che il prossimo 6 ottobre si dovrebbe tenere la prossima udienza del Tar laziale sulla class action promossa dalle lavoratrici che chiedono di ottenere il pensionamento con l'opzione donna, pertanto vi è tutto l'interesse affinché si possa ottenere una pronta soluzione della vicenda per via amministrativa. Il Presidente della Commissione lavoro alla Camera sottolinea infine come l'operazione sanatoria in favore degli esodati sia stata già portata avanti con la sesta salvaguardia: "non si capisce perché allora andasse bene e oggi non più" conclude il parlamentare, indicando il proprio disappunto davanti all'interpretazione del Mef.
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