Se non fosse che è la pura realtà sembrerebbe ricordare qualche film ridanciano dove si mischiano, in un grande calderone le risate, la disperazione e la perdita di controllo dei loro personaggi nelle migliaia d'immagini dei più classici cartoons della walt Disney. La 'rivolta dei dipendenti' è avvenuta dopo che, da fonti sindacali dell'azienda, si sono iniziate a intravvedere e capire le intenzioni che si tramavano all'interno della grande sala riunioni della compagnia Air France.
Un nuovo piano di ristrutturazione si orientava verso il riordino delle spese della società aerea con il conseguente taglio del personale da cui si paventavano la perdita di 2900 posti di lavoro suddivisi nel seguente ordine: 1700 del personale a terra, 900 tra steward e hostess e a questi licenziamenti si sommano anche 300 piloti della compagnia aerea che fino a poco tempo fa sembrava essere il fiore all'occhiello della Francia. Ovviamente questa decisione comporta lo scioglimento del contratto d'acquisto di altri aerei dalla compagnia Boeing.
A queste rivelazioni il popolo dipendente non ha potuto fare a meno che reagire tra rabbia e innata disperazione facendo ritornare alla mente la storia in cui l'inquisizione di Torquemada sembrava essere portatrice di accanimento nella caccia alle presunte streghe. Questa, potrebbe essere diventata l'immagine di centinaia di dipendenti che si sono intromessi nella sala riunioni, inveendo contro quella piccola comunità di persone affidate al triste compito decisionale e comunicativo delle difficoltà in cui Air France si stava trovando e a cui bisognava trovare 'la cura'.
Perché Air France perde quota?
In questa crisi c'è 'forse' lo 'zampino' di Alitalia-Etihad che spezzando i legami con Air France l'avvertono che non sarebbe più stata utilizzata come galoppino regionale di Af-Klm e che i voli della nuova compagnia di bandiera Italiana non avrebbe più avuto necessità degli "hub" di Parigi e Amsterdam smettendo di riempire i loro aerei di passeggeri Italiani. Certo, il processo non sarà imminente, ma Alitalia tornerà a esercitare nei voli a lungo raggio verso le Americhe e quelle verso Oriente servendosi degli "hub" di Abu Dhabi grazie alla direzione presa con Etihad.
Il tutto avverrà nel 2017 quando scadranno i contratti precedentemente accorsi con Air France dove ci si riapproprierà del diritto degli slot ceduti su Linate quando, le precedenti gestioni avevano deciso di rinunciare alle tratte più remunerative per quelle a corto raggio; strategia che nel tempo s'è rivelata suicida ma che grazie all'unione con Etihad è tornata a sentirsi fortemente competitiva facendo diventare la compagnia francese un concorrente come tanti.
Ecco le motivazioni con le quali il CDA ha deciso questi licenziamenti che probabilmente non saranno gli unici considerando che ne seguiranno degli altri motivati dalla riduzione di 37 scali. Questa prospettiva delle perdite di posti di lavoro ha infiammato la rivolta dei dipendenti che, riuscendo a trovarsi fra le braccia Xavier Broseta, capo delle risorse umane, e il direttore di Air France Pierre Plissonnier, li hanno quasi linciati lacerando i loro vestiti e rischiando di lasciarli in mutande. Fortunatamente con l'aiuto di qualche sottoposto corso in loro aiuto, sono riusciti a trarsi in salvo fuggendo e saltando dalle staccionate dell'azienda in cui erano imprigionati.