La Deutsche Bank ha annunciato 26mila licenziamenti in tutto il mondo. Secondo i dati riportati dall’agenzia Bloomberg, nel terzo trimestre del 2015, il gruppo bancario tedesco ha fatto registrare una perdita pari a circa 6 miliardi, determinata da svalutazioni di partecipazioni e rischi di mega multe in arrivo da vertenze giuridiche in corso.

Dopo lo scandalo Volkswagen, la crisi della Deutsche Bank è un altro duro colpo al sistema Germania che vede la sua economia, fino ad ora considerata la ‘locomotiva’ dell’Europa, minata dalla grave crisi che ha colpito, per motivi diversi, due aziende considerate il fiore all’occhiello del suo sistema economico.

La crisi di Deusche Bank: 26mila licenziamenti e chiusure in 10 Paesi.

La crisi di Deutsche Bank sarebbe stata generata, in gran parte, dalla svalutazione della partecipazione del gruppo tedesco nell'istituto cinese Hua Xia Bank e dalle disavventure giudiziarie che hanno reso necessario l’accantonamento di cifre ingenti per far fronte a probabili maxi multe o patteggiamenti. E’ il caso dell’accusa di aver violato le norme sulle transazioni con Siria e Iran, per la quale potrebbe essere patteggiata una sanzione di 200 milioni di dollari con le autorità americane.

Per risollevarsi dalla crisi, i vertici di Deutsche Bank hanno programmato risparmi per 3,8 miliardi entro il 2018 attraverso il licenziamento di 9mila dipendenti diretti, di cui circa 4mila in Germania, ai quali si aggiungeranno altri 6mila licenziamenti di dipendenti con contratti esterni che fanno capo alla divisione Global technology&operation.

Al totale di 26mila licenziamenti si arriverà con le dismissioni di altre attività in tutto il mondo. Il taglio riguarderà anche la chiusura di 200 filiali in Germania e delle attività in 10 Paesi: Danimarca, Norvegia, Malta, Nuova Zelanda, Perù, Argentina, Cile, Messico, Brasile e Uruguay.

In Italia, 4mila dipendenti Deusche Bank in ansia: quanti licenziamenti?

I dipendenti di Deutsche Bank in Italia sono circa 4mila, oltre 1.500 promotori finanziari, distribuiti in 627 filiali. I vertici della Banca tedesca in Italia affermano di non avere avuto, al momento, comunicazioni di eventuali riorganizzazioni delle filiali italiane.

Al contrario, dalla Germania sono giunte dichiarazioni rassicuranti in merito alla strategicità del mercato italiano.

Una certezza per i dipendenti italiani della Deutsche Bank dovrebbe essere rappresentata da un accordo firmato con i sindacati secondo il quale non possano essere avviate riorganizzazioni fino a tutto il 2016.