Le ultime news sui lavoratori precoci sembrano non essere delle migliori: il Premier Renzi ha infatti rinviato la flessibilità al primo semestre 2016. Il sospetto, dunque, è che sebbene Cesare Damiano abbia fatto presente che il Ddl 857, comprensivo della Quota 41, sarà in parte oggetto di discussione con la Legge di Stabilità, in realtà nulla verrà fatto per i lavoratori precoci, I quali hanno una sola e chiara richiesta: poter accedere alla quiescenza dopo aver versato 41 anni di contributi.

Nessun regalo, dicono, semplicemente la possibilità di poter godere di un diritto abbondantemente acquisito dopo una vita di lavoro e contributi versati. Cosa permetterebbe il Ddl Damiano-Baretta? Vediamolo nel dettaglio, partendo dalle considerazioni sulla bontà del Ddl 857 fatte dallo stesso Damiano su La 7 a Di Martedì.

Pensioni flessibili e Quota 41: Ddl 857 unica soluzione possibile, Damiano insiste

Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera non ha alcun dubbio sulla bontà del suo decreto legge 857 e in diverse trasmissioni quali Mi Manda RaiTre e Di Martedì, ha addirittura spiegato che il Governo nel lungo periodo non solo non andrebbe incontro a costi, ma otterrebbe risparmi effettivi.

Il calcolo, dice Damiano, è presto fatto : "se un lavoratore può accedere alla pensione 4 anni prima con una penalità dell'8%, percependo ipotizziamo anziché 1000 euro 920 per tutta la vita, lo Stato avrà sì una spesa i primi 4 anni, ma poi per i restanti 19 anni avrà dei risparmi". In sostanza, aggiunge Damiano, se l'aspettativa di vita è 85 anni per uomini e donne, lo Stato non solo andrà in "pareggio di bilancio" concedendo la flessibilità a partire dai 62 anni, ma avrà un risparmio nel lungo periodo. La quota 41 invece, permetterebbe di risolvere la spinosa questione dei precoci che, "razza ormai quasi in via di estinzione", non richiedono altro che poter accedere alla loro pensione dopo aver versato ben 41 anni di contributi.

Poco importa l'età anagrafica del richiedente, questi lavoratori che svolgono spesso mansioni pesanti, chiosa Damiano, sono stanchi e meritano la pensione. Il Governo si presterà al confronto tanto richiesto da Damiano sui 'costi effettivi' necessari per dar vita al Ddl 857 o agirà tenendo conto dei calcoli prodotti dall'Inps?