I docenti neo assunti a tempo indeterminato, per confermare il ruolo, dovranno superare l'anno di prova, che prevede il raggiungimento di 180 giorni di servizio, di cui 120 giorni di attività didattiche ed una formazione di 50 ore. I docenti neo assunti, durante l'anno di prova, saranno affiancati da un docente-tutor, il quale sarà scelto dal dirigente scolastico, attraverso un opportuno coinvolgimento del Collegio dei docenti. Vediamo nel dettaglio quali sono icompiti del tutor e cosa succede se non si supera l'anno di prova.

Quali i compiti del tutor e esito sfavorevole della prova

Il tutorha il compito diaccoglienza, "tutoraggio" e supervisione professionale, per il docente a lui "affidato", inoltrenella fase finale di prova dovrà rilasciare parere motivato al dirigente scolastico circa le caratteristiche dell'azione professionale del docente. Ad ogni tutor saranno affidati due/tre docenti,preferibilmente della stessa classe di concorso o relativa abilitazione ed operante di norma nello stesso plesso. I docenti sottoposti all'anno di prova, dovranno svolgere unaformazione obbligatoria, che prenderàavvio da un primo bilancio delle competenze professionali e bisogni che ogni docente curerà con l'ausilio del suo tutor.

Questo primo bilancio di competenze, porterà all'organizzazione dilaboratori formativi "tarati" sui bisogni formativi segnalati dai docenti neo-assunti (che con molta probabilità dovrebbero iniziare a gennaio 2016). Inoltre, i docenti neo assunti, hanno l'obbligo di frequentare almeno un modulo dedicato ai temi dei bisogni educativi speciali e della disabilità.

A partire dal terzo mesedi servizio avranno inizio momenti di reciproca osservazione in classe tra neo assunti e tutor, per un totale di 12 ore. Al termine delle 50 ore di formazione si procederà alla valutazione dell'anno di prova del docente, una valutazione che può avere esito positivo o negativo. Vediamo nello specifico, cosa succede se l'anno di prova non viene superato?

In caso di esito sfavorevole della prova, il provveditore agli studi, sentiti gli organi competenti, in base al grado di Scuola, provvede:

  • alla dispensa dal servizio;
  • alla restituzione al ruolo di provenienza, se il personale proviene da altro ruolo docente o direttivo,
  • concede la proroga di un altro anno scolastico.