Questa settimana e la prossima sono quelle decisive per gli emendamenti alla riforma delle pensioni Renzi e alla legge di stabilità 2016: le ultime notizie non sono confortanti, infatti, da fonti vicine al Senato, si apprende che molte proposte emendative non hanno superato l'esame della Commissione Bilancio e dunque non arriveranno alla discussione parlamentare. Nel frattempo, proseguono le proteste contro il governo Renzi e la sua politica: se oggi 13 novembre è in corso la manifestazione contro la riforma della scuola, Maurizio Landini della FIOM ha lanciato la chiamata per una manifestazione nazionale contro la riforma Pensioni Renzi e contro la legge di stabilità 2016: la data da segnare sul calendario è il 21 novembre.

Da segnalare, insomma, una frattura tra la classe politica e il governo Renzi da un lato e la società civile dall'altro: gli ultimi sondaggi politici elettorali sembrano confermare come il calo del PD sia costante settimana dopo settimana, segnale probabilmente che la sua politica, al di là degli scandali (l'ultimo in ordine di tempo è quello di Vincenzo De Luca, governatore della Campania), non sta soddisfacendo l'elettorato.

Bocciature della Commissione Bilancio e ultime notizie sulla riforma pensioni governo Renzi

Nel frattempo, giungono le prime 'cattive' notizie per quanto riguarda gli emendamenti presentati al Senato per quanto riguarda la riforma delle pensioni Renzi: la Commissione Bilancio ha, infatti, bocciato una serie di proposte.

Innanzitutto, da fonti parlamentari, si apprende che la proposta di Santini del PD circa l'inserimento di una misura che preveda l'APA, il cosiddetto 'prestito previdenziale', non ha superato l'esame e la bocciatura sarebbe arrivata in quanto non si sarebbe trovata la giusta copertura economica e finanziaria. Ad essere stati bloccati sono stati anche altri emendamenti importanti, soprattutto della Lega Nord e del M5S: in primo luogo quello con il quale si chiedeva l'introduzione della Quota 100, soluzione che avrebbe preso in carico anche la situazione dei precoci e in secondo luogo quello che metteva in campo una copertura complessiva per tutti i profili di esodati rimasti esclusi anche dall'ultima procedura di salvaguardia, la settima.

Restano in ballo altri emendamenti, ma è difficile che possano superare l'esame della severissima Commissione Bilancio.

Landini chiama la manifestazione per il 21 novembre: ultime notizie riforma pensioni Renzi

Ad intervenire nel dibattito sulla legge di stabilità 2016 e sulla riforma pensioni Renzi è stato il segretario della FIOM, Maurizio Landini.

Durante un incontro alla Hitachi Rail di Pistoia, infatti, il leader dei metalmeccanici ha confermato la manifestazione di sabato 21 novembre che dovrebbe avere i seguenti punti all'ordine del giorno: il primo riguarda il rinnovo del contratto dei metalmeccanici e la richiesta di defiscalizzazione per gli aumenti concessi dal contratto nazionale; il secondo riguarda alcuni 'aggiustamenti' strutturali per quanto riguarda la riforma delle pensioni del governo Renzi, dalla riduzione dell'età pensionabile al ripristino della pensione d'anzianità (si pensa ai precoci, evidentemente), pensando soprattutto alla creazione di nuovi posti di lavoro e a un ricambio generazionale necessario per rilanciare l'economia nazionale.

Il confronto, insomma, prosegue anche se i margini di manovra sembrano divenire sempre più stretti: quale sarà il futuro della previdenza? E la batosta che arriverà dal 1 gennaio 2016, come valutarla?Per aggiornamenti e approfondimenti, consigliamo di cliccare su 'Segui' in alto sopra l'articolo.