Sono giornate convulse per il Parlamento, le associazioni e comitati che seguono e difendono le varie vertenze che formano il complesso quadro della previdenza italiana: il dato di partenza è che la riforma delle pensioni del governo Renzi non soddisfa praticamente nessuno e lo stesso ministro Poletti ha assicurato che il Parlamento può migliorare, sul fronte della previdenza, la proposta dell'esecutivo. In questa direzione si segnalano importanti novità che riguardano da un lato i lavoratori precoci, con la proposta di Simonetti della Lega Nord per l'introduzione della cosiddetta 'Quota 100', dall'altro gli esodati e l'opzione donna che dovrebbero trovare soluzioni attraverso emendamenti.

La situazione più complessa, comunque, riguarda proprio i lavoratori precoci: l'emendamento di Simonetti, infatti, difficilmente potrà essere accolto dalla Commissione Bilancio perché potrebbe essere ritenuto troppo 'dispendioso' per le casse dello Stato. Resta, comunque, importante che la questione sia ritornata al centro del dibattito politico.

Pensioni lavoratori precoci e riforma della previdenza: ultime news governo Renzi

È stato presentato, da parte dei deputati della Lega Nord, un emendamento che chiede l'introduzione all'interno della legge di stabilità della cosiddetta 'Quota 100': secondo i rappresentanti del Carroccio, è inaccettabile che il governo Renzi continui a mettere sul tavolo misure provvisorie e ad evitare il confronto sulle proposte strutturali di riforma delle pensioni.

L'idea lanciata, dunque, richiama da vicino una delle proposte che Cesare Damiano aveva depositato negli ultimi mesi e si configura in questo modo: si può accedere alla pensione se si raggiunge la Quota 100, sommando l'anzianità contributiva e quella anagrafica, con requisiti minimi di 35 anni di contributi o 58 anni di età.

La proposta risulta essere una soluzione di compromesso, non soltanto per tutti coloro che intendono uscire prima dal mondo del lavoro, ma anche e soprattutto per i lavoratori precoci per i quali si tratterebbe di un beneficio di grandissima importanza. La questione, però, resta sempre la stessa: il piano di Simonetti e della Lega Nord rischia di essere 'bocciato' perché considerato troppo oneroso per le esigenze di Bilancio.

Esodati e opzione donna: nuove promesse e ultime news riforma pensioni governo Renzi

Sul fronte esodati, gli emendamenti alla legge di stabilità e alle misure di riforma delle Pensioni del governo Renzi sono molti e risulta difficile che possano essere accolti quelli più 'ampi', cioè quelli che potrebbero esaurire definitivamente la vertenza: la questione è sempre la medesima, le esigenze di bilancio e di 'costo zero' o quanto più basso possibile. Si sta andando, insomma, verso una soluzione di compromesso con l'allargamento della platea, secondo quanto proposto da Gatti, Parente, Ruta e D'Adda, ai lavoratori agricoli e stagionali esclusi, e con misure per i ferrovieri e per coloro che hanno assistito un familiare con disabilità.

Per quanto riguarda, invece, l'opzione donna, per la quale si tratterebbe soltanto di inserire un 'aggiustamento' indolore anche per le casse dello Stato, i comitati hanno incontrato Cesare Damiano, il quale ha ribadito che è già pronto un emendamento che escluda la norma dell'adeguamento all'aspettativa di vita perché troppo penalizzante per le italiane.

Qual è la possibilità di riuscita di una proposta strutturale di riforma delle pensioni come quella di Simonetti? Cosa possono sperare i lavoratori precoci? E gli esodati: perché non si intende risolverla una volta e per tutte? Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.