L'unione fa la forza, anche nella Scuola. Ora e più mai in un momento come questo dove l'unione e la coesione sembrano essere le uniche armi (o quasi) per combattere le ingiustizie perpetrate dalla Buona Scuola. E' questo il motto dell'iniziativa presa dall'onorevole Silvia Chimienti del Movimento Cinque Stelle che, attraverso un messaggio sulla propria pagina Facebook, lancia un appello a tutti i docenti che si sono visti esclusi dal piano assunzioni straordinario indetto dal Ministero dell'Istruzione e che si ritroveranno costretti a ricominciare (ingiustamente) daccapo con il prossimo concorso 'farsa' 2015/2016, così come è stato ribattezzato.

M5S, appello ai docenti II fascia: 'Unire le forze e studiare tutti insieme una soluzione'

Sono circa 180.000 gli insegnanti inclusi in seconda fascia delle graduatorie di istituto,tra tieffini, diplomati magistrali, passini e laureati in scienze della formazione primaria: soltanto attraverso un confronto, soltanto attraverso l'intenzione di raggiungere uno scopo comune, si riuscirà a sconfiggere la politica che vuole solamente creare divisioni e scontri.

L'appuntamento è per il prossimo 4 dicembre 2015, presso l'auletta dei gruppi parlamentari a Montecitorio, dalle ore 14 alle 19: 'Ripartiamo da qui', così l'onorevole Chimienti intende dar vita ad un coordinamento nazionale che possa essere capace di far valere i propri diritti di fronte alla politica.

Docenti seconda fascia Graduatoria di Istituto: 'Ripartiamo da qui'

Occorre rendersi conto, ha dichiarato la deputata del Movimento Cinque Stelle, che i sessantamila posti messi in palio per i prossimi tre anni, basteranno a malapena per coprire il turn over e che il Partito Democratico, con la sua Buona Scuola, ha commesso un grave errore, quello di non voler assumere chi ne ha pieno merito.

Dopo il concorso a cattedra 2015/2016, rimarranno fuori ancora centoventi mila insegnanti che hanno speso e che stanno spendendo la propria vita al servizio della scuola, senza essere riusciti a spogliarsi della propria veste di 'precari'.