Uno dei più grandi problemi causati dalla 'Buona scuola' di Renzi e dal piano straordinario di assunzioni riguarda proprio la possibile mancanza di equità nel piano di mobilità dei docenti di scuola per l'anno 2016/2017. Su questo tema è intervenuto di recente il segretario generale della Uil ScuolaPino Turi, il quale ha sollevato una serie di questioni che dovranno essere affrontate in un tavolo con il Miur: in primo luogo bisogna che siano coinvolte tutte le categorie di docenti all'interno di questo meccanismo di mobilità, sia quelli già di ruolo sia quelli immessi nel piano straordinario; in secondo luogo occorre prevedere tre tipologie di organico differente, di 'diritto', 'potenziato' e 'di fatto', in maniera tale da poter garantire a tutti coloro che vorranno spostarsi la possibilità di farlo.

Infine, bisogna far fronte alla rigidità delle norme e sciogliere tutte le complessità del caso. In uno schema riassuntivo la Uil Scuola ha poi spiegato perché la mobilità dei docenti di scuola per il 2016/2017 sarà particolarmente complessa.

Schema riassuntivo sulla mobilità docenti scuola 2016/2017

Per comprendere i rischi di una mancanza di trasparenza ed equità nel piano di mobilità per i docenti di scuola nell'anno scolastico 2016/2017, ecco alcuni esempi concreti con i quali si dimostrerà che chi vuole spostarsi non potrà farlo, mentre chi non vuole spostarsi sarà costretto a farlo:

  • docente di ruolo: mettiamo che un insegnante voglia spostarsi di città e presenti domanda di trasferimento, ebbene perderà la titolarità della scuola e finirà nei nuovi ambiti territoriali, all'interno dei quali dovrà attendere la chiamata dal dirigente per un incarico triennale
  • docente neoassunto con la Fase C: mettiamo che un insegnante sia riuscito a rimanere nella città dove vive per la sede provvisoria, ebbene sarà costretto a rientrare nella fase obbligatoria di mobilità e, probabilmente, cambiare provincia o regione suo malgrado, finirà sempre negli ambiti territoriali dove dovrà essere scelto da un preside-manager per un incarico triennale
  • docente neoassunto con la Fase 0-A: mettiamo che un insegnante di Palermo sia stato immesso in ruolo a Bergamo ma vorrebbe tornare nella sua città, ebbene non potrà farlo perché soggetto al vincolo triennale di permanenza nella provincia di Bergamo

A queste categorie si aggiungeranno anche i vincitori del concorso scuola 2015-2016, i quali dovranno essere assunti e quindi si inseriranno all'interno degli organici oggetto di mobilità per il 2016/2017: insomma, una situazione assolutamente complessa e difficile da gestire.

La richiesta della Uil Scuola resta quello di un tavolo di confronto con il Miur, il quale, per il momento, non ha convocato ancora alcun sindacato sulla questione. Per aggiornamenti e ultime novità sulla scuola, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.