Le spese sostenute con il bonus da 500 europer la formazione dei docenti statali, come sappiamo, vanno rendicontate entro il 31 agosto del 2016. L'articolo 5 comma 1 che si esprime in materia, rivela che la carta elettronica che viene assegnata a ciascun docente contiene i dati personali del beneficiario. Al comma 2dell'articolo 5viene inoltre specificato che i suddetti dati verranno utilizzati dal Miur previo consenso del Garante per la privacy. Il consenso del Garante è quindi importante per la protezione dei dati personali dei docenti beneficiari.

Non essendo stato possibile attivare la Card elettronica per l'anno scolastico in corso, è stato perciò accreditato il valore del bonus da 500 euro sul conto corrente di ogni insegnante avente diritto. A tuttora non è chiaro come le spese dovranno essere rendicontate anche se Il Ministero della Pubblica istruzione, università e ricerca è intervenuto con delle FAQ orientative.

I Docenti dovranno produrre materiale che conterrà dati personali sensibili

Al fine della rendicontazione i docenti dovrannoprodurremateriale che conterrà dati personali sensibili come scontrini, fatture, biglietti di rappresentazioni teatrali e cinematografiche, ricevute. Da tali documentazioni si potrà evincere, ad esempio, dove il docente si trovava in un dato giorno, cosa ha acquistato, a che ore si recava in quel luogo, a quale film o spettacolo ha assistito e così via.

Questo aspetto diventa una concessionegratuita,da parte del docente, della propria riservatezza senza che egli abbia autorizzato qualcuno a predisporne. Non è ancora chiaro, quindi, come il problema della protezione dei dati personali verrà trattato dal Garante alla privacy e come funzionerà la rendicontazione.

Come potrebbero essere rendicontate le spese del bonus per la formazione

In attesa di ulteriori chiarimenti, una delle possibilitàper rendicontare le spese in modo diverso, più pratico e semplice potrebbe essere quello di presentare, daparte del docenteun'autocertificazione in cui si dichiaranotramite un apposito schedario precompilato, tutte le spese sostenute con il bonus da 500 euro, le finalità delle spese e il totale, senza entrare nei dettagli e senza consegnare ricevute, scontrini e quant'altro.

Con questo metodo le segreterie scolastiche avrebbero meno lavoro da fare e la privacy dell'insegnante sarebbe salvaguardata. I docenti potranno conservare tutto il materiale cartaceo comprovante le spese solo per poterlo presentare, in un secondo momento, nel caso fosse richiesto dopo il controllo effettuato dagli organi predisposti. Restiamo in attesa di quello che dirà il Garante in materia per la protezione del trattamento dei dati personali.