Il Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Tito Boeri interviene a favore dei lavoratori usuranti e precoci che hanno iniziato il versamento dei contributi prima del 18 esimo anno di età. Nel piano Boeri, infatti, una misura prevede l'uscita anticipata dopo il raggiungimento dei 63 anni e 7 mesi di età anagrafica accompagnati dal versamento di almeno 20 anni di contribuzione con una penalità massima del 10%.

Ecco come funziona il piano Boeri

Da ricordare, che un lavoratore potrà far tesoro di tale ipotesi a condizione che l'assegno previdenziale non sia inferiore ad un certo importo (1.200-1.500 euro lordi mensili).

La penalità invece, viene determinata dal ricalcolo dei contributi accreditati in base al metodo retributivo. Nell'ipotesi Boeri, rientrano anche i lavoratori che hanno versato i propri contributi secondo le regole del sistema misto-retributivo.

Qualora il lavoratore decidesse di lasciare il lavoro dopo aver raggiunto 63 anni e 7 mesi di età, quindi, andrà incontro ad una penalità pari a 9,4 % sull'assegno previdenziale. Se, invece, decidesse di lasciare il lavoro a 64 anni e 7 mesi di età la penalità sarà del 6,5 %. Se il lavoratore lascerà il lavoro a 65 anni e 7 mesi la riduzione sarà pari a 3,3 punti percentuali. Tale decurtazione si azzererà col raggiungimento dei 66 anni e 7 mesi.Stando alla proposta del Presidente Boeri, i lavoratori precoci che hanno iniziato a versare i contributi prima del 18 esimo anno di età potranno lasciare il lavoro a partire dai 63 anni e 7 mesi di età anagrafica senza andare incontro a nessuna penalizzazione sull'assegno pensionistico.

Le differenze tra il piano Boeri e la proposta Damiano

Si tratta di una proposta simile a quella elaborata dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano anche se, sussistono delle differenze sostanziali: nel piano Boeri si tratta di una penalità pari al 3 % per ogni anno di anticipo mentre nella proposta Damiano le penalizzazioni sono pari al 2 % fino alla soglia massima di 8 punti percentuali.

Stando alla proposta Boeri, inoltre, viene richiesto un minimo di 20 anni di contributi effettivamente versati a differenza della proposta Damiano che chiede 35 anni di versamenti contributivi.Il piano Boeri, presentato lo scorso novembre, potrebbe essere discusso dall'esecutivo a partire dai prossimi giorni.