Il boom delle Pensioni anticipate erogate nel 2015, in crescite del ben 74% secondo i nuovi dati diffusi oggi dall'Inps, rappresenta un "dato fisiologico". Lo ha dichiarato oggi, commentando i dati emersi dal monitoraggio dei flussi di pensionamenti dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti intervenendo sulla riforma pensioni a margine di un convegno svoltosi all'Unipol Auditorium di Bologna.
Poletti: abbastanza naturale il boom delle pensioni anticipate per effetto legge Fornero
La crescita delle pensioni anticipate l'anno scorso rispetto al 2014 per effetto della legge Fornero e del decreto Salva Italia è abbastanza naturale in quanto frutto del "del fatto che ci sono persone - ha spiegato oggi l'esponente del Governo Renzi commentando i dati pubblicati dall'Inps - che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di anzianità e quando arrivano a quella condizione - ha sottolineato oggi il ministro Poletti - scelgono di andare in pensione". Come già segnalato nella ricerca dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale illustrata oggi, il boom dei prepensionamenti è ovviamente legato agli effetti provocati sul mercato del lavoro e sul sistema pensionistico.
Le pensioni anticipate erogate l'anno scorso dall'Inps sono salite a quota 148.540, segnando un più 74,3% rispetto all'anno precedente, quando i trattamenti previdenziali erogati in anticipo erano appena 85.207.
Nuovi dai Inps, la Cisl: non più rinviabile una riforma organica del sistema previdenziale
"Credo che sia una cosa abbastanza naturale - ha proseguito il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali parlando con i cronisti a margine dell'incontro di oggi a Bologna - in una condizione nella quale sappiamo che con la legge Fornero l'età di pensionamento - ha ricordato l'esponente dell'esecutivo - si è allungata. E se uno ha la possibilità di andare in pensione avendo fatto i versamenti - ha detto Poletti - ci va".
E mentre l'Inps diffonde nuovi dati sul sistema previdenziale utili anche a valutare gli interventi di modifica alla legge Fornero continua il dibattito sulla riforma pensioni. La Cisl di Annamaria Furlan ha chiesto oggi all'esecutivo, ancora una volta, di aprire ufficialmente il tavolo di confronto per la revisione del sistema pensionistico. "Sollecitiamo il governo ad aprire - ha dichiarato oggi in una nota il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli - la discussione su una riforma organica del sistema previdenziale". Secondo le organizzazioni sindacali, che hanno già elaborato una piattaforma unitaria per la riforma delle pensioni da sottoporre al tavolo di confronto con il Governo Renzi, la revisione del sistema previdenziale "non è più rinviabile".