Febbraio è il mese in cui si attende la pubblicazione del bando di concorso a cattedra per i docenti abilitati. Ad oggi, però, il Ministero dell’Istruzione non ha proceduto ancora con l’emanazione del decreto. La scadenza era stata fissata all’inizio del mese, ma come ormai noto è slittato tutto ancora una volta. Il Miur chiede di pazientare un po’ di giorni, dopodiché l’attesa sarà conclusa. Nonostante tutto, qualcuno inizia a pensare che i tempi poi si possano restringere, con conseguenti ritardi nell’immissione in ruolo. Nell’attesa di veder pubblicato il bando concorsuale, ci sono delle novità riguardo al testo, annunciate nei giorni scorsi da Davide Faraone.

Bando di concorso a cattedra 2016, pubblicazione entro il 19 febbraio?

Il sottosegretario del Miur è intervenuto qualche giorno fa, annunciato che il bando uscirà a breve e che i motivi del ritardo sono da attribuire alla pubblicazione della riforma delle classi di concorso. Esse, infatti, passeranno da 168 a 116, ma ne verranno introdotte 11 di nuove, fra cui quella che riguarda l’italiano come seconda lingua. La data indicata dovrebbe essere intorno alla metà del mese, un martedì o un venerdì come spesso accade per queste occasioni, visto che in tali giorni esce un nuovo numero della Gazzetta Ufficiale. In un primo momento erano stati indicati i giorni 9 o 12, ma in molti sostengono che sarà più probabile assistere ad una pubblicazione il 16 o 19.

Nell’attesa di scoprire qualche dettaglio in più, vi riportiamo alcune novità anticipate da Faraone per il concorso che mette a disposizione 63.712 posti nell’arco del prossimo triennio.

In merito alle prove, si apprende che saranno basate su forme didattiche metodologiche e non nozionistiche, in conseguenza ad uno specifico ordine approvato dalla Camera; inoltre, il sottosegretario rivela che è stato rivisto l’allegato A, che dovrebbe presentare in maniera più evidente il carattere delle prove ed il rapporto con i contenuti.

Questi ultimi dovrebbero essere così resi più omogenei fra i differenti ambiti disciplinari. Per ciò che riguarda il punteggio di servizio, il sottosegretario fa sapere che non è possibile accoglierlo totalmente, ma in una misura più contenuta. Uno dei punti su cui si è dibattuto ultimamente, invece, riguarda la questione del numero di quesiti in lingua straniera.

A tal proposito si è espressa anche il ministro Stefania Giannini, che rispondendo ‘Yes, of course’ al CSPI ha ribadito che le domande non verranno dimezzate e rimarranno due. Prima di lasciarvi, invitandovi a seguirci per ulteriori aggiornamenti sul concorso per docenti, vi riportiamo anche le indicazioni di Faraone sulle tempistiche delle date; il sottosegretario ha sottolineato che a marzo ci sarà lo scritto, mentre l’orale dovrà essere sostenuto a giugno.