Grazie alle novità introdotte nella nuova Legge di Stabilità entrata in vigore a partire dal primo gennaio 2016, le lavoratrici di sesso femminile hanno la possibilità di lasciare anticipatamente il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 57 anni di età anagrafica (58 anni per le autonome) e 35 anni di versamenti contributivi a condizione che i requisiti vengano maturati entro la data del 31 dicembre 2015.

Due milioni e mezzo di euro per la proroga dell'opzione donna

Si tratta di circa 36 mila lavoratrici che ancora non sono riusciti ad accedere al pensionamento.

Stando ad alcune voci trapelate, per garantire una copertura previdenziale alle lavoratrici occorrerebbero circa 2 miliardi e mezzo di euro, una somma molto elevata che potrebbe rivelarsi utile anche per le lavoratrici che decideranno di adottare il principio della cristallizzazione del diritto a pensione, ovvero, le lavoratrici che avendo perfezionato i requisiti richiesti, decideranno di lasciare il lavoro in un momento successivo la data del 31 dicembre 2015.

Intanto, si continua a discutere su un'eventuale proroga del regime sperimentale donna prevista dalla nuova Legge di Stabilità. Nel caso in cui residuino le risorse necessarie, infatti, il Governo potrebbe dare il via alla proroga dell'opzione contributivo donna oltre il 2015.

Qualora le risorse stanziate risultassero abbondanti rispetto alle domande di pensionamento presentate dalle lavoratrici, invece, potrebbero essere destinate in altri interventi legislativi.

Sperimentazione per le nate nell'ultimo trimestre del 1958

L'entrata in vigore della nuova manovra, ha causato non poche polemiche visto che, ha escluso le lavoratrici nate nell'ultimo trimestre del 1958 che verrebbero penalizzate dall'adeguamento ai requisiti alla speranza di vita e quindi, costrette a lavorare quattro mesi in più.

Qualora l'esecutivo decidesse di intervenire per un'eventuale proroga dell'opzione donna, infatti, le nate nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 1958 potrebbero essere le maggiori beneficiarie anche se, la sperimentazione potrebbe essere estesa anche alle lavoratrici nate nel 1959.