In questi giorni, i sindacati confederali stanno dando vita ad una nuova serie di assemblee riguardanti soprattutto il nuovo contratto di mobilità 2016/2017, contestatissimo dal personale scolastico proprio perchè include la chiamata diretta dei dirigenti scolastici. A questo proposito, i Partigiani della Scuola Pubblica (PSP) hanno emesso una nota in merito alla questione riguardante i prossimi trasferimenti degli insegnanti, parlando anche del ruolo che hanno avuto i sindacati nella trattativa riguardante il CCNI.
Ultime news scuola, giovedì 10 marzo 2016: 'Altro che Vietnam, i sindacati vogliono solo nuovi iscritti'
I PSP, precisando di voler partecipare alle assemblee sindacali a tutela del personale scolastico, parla di profonda delusione per chi si aspetta dai rappresentanti delle forze sociali una lotta decisa contro la legge 107, quel 'Vietnam' promesso all'indomani dell'approvazione della riforma Buona Scuola.L'unico intento dei sindacati, secondo i PSP, sarebbe quello di attirare nuovi iscritti, senza preoccuparsi dei risvolti drammatici che produrrà la nuova mobilità straordinaria, avendo accettato i diktat del Miur: facile comprendere la soddisfazione del sottosegretario Faraone all'atto della firma dei sindacati sulla preintesa.
PSP, i sindacati e 'La giusta dose di morfina verso la chiamata diretta e le altre ingiustizie'
L'obiettivo dei sindacati è quello di somministrare la giusta dose di morfina che servirà per accompagnare i docenti verso la chiamata diretta e verso la corruzione, specialmente nelle regioni del sud. Le OO.SS. affermano che tutto o quasi resterà come prima e negano di avere accettato la chiamata diretta.
In più, qualche sindacalista ha trovato il coraggio di dire che il Miur potrà concedere anche l'anno prossimo le stesse deroghe concesse ai vecchi docenti di ruolo e che, nel prossimo futuro, scomparirà l'attuale distinzione tra organico di diritto, di fatto, potenziamento e docenti assunti nelle diverse fasi di assunzione.I PSP parlano, senza mezzi termini, di 'trasformazione genetica' delle OO.SS confederali: le loro assemblee non sono più il luogo di raccolta delle espressioni di libertà dei lavoratori, ma un clone di quei luoghi dove è stata uccisa la dignità dei lavoratori e la democrazia. Non ci sarebbe da stupirsi se molti dei vertici avessero già ricevuto delle brillanti promesse di carriera nel Partito Democratico.