La puntata di oggi 30 marzo di Mi Manda Rai 3 condotta da Elsa di Gati ha visto tra gli ospiti Edoardo Babuscio un lavoratore precoce iscritto ad uno dei gruppi formati sul social Facebook. Elsa di Gati ha presentato subito Babuscio ad inizio puntata spiegando agli ascoltatori che, durante il corso della trasmissione, avrebbe fatto una domanda al vice ministro Enrico Zanetti. Dopo aver presentato prima un'altro servizio su una disabile alla quale dei Rom avevano tolto l'appartamento dove risiedeva e discusso dei soldi che i risparmiatori chiedevano allo Stato per gli scandali delle banche si è passati alle Pensioni.

Edoardo Babuscio ha chiesto a Zanetti di intervenire per sollecitare il governo affinché il DDL 857 di Cesare Damiano venga approvato. Il lavoratore precoce ha spiegato, nel suo intervento, che è inutile aspettare oltre e che in molti si rivolgono a lui per manifestare il proprio disagio. Babuscio ha ribadito che ogni anno per questo motivo ci sono persone che, non riuscendo ad andare avanti, si tolgono la vita. Il vice ministro, dopo aver ascoltato, ha ripetuto di essere disponibile ad essere portavoce con il governo ma ha anche precisato che le priorità sono per chi, a differenza dei cittadini che lavorano, non ha nessun reddito. Ormai i precoci attaccano a più riprese il governo ma le risposte sono quasi sempre le stesse.

La protesta dei precoci

Sul social Facebook è comparso un post nella bacheca dei "Lavoratori precoci uniti in difesa dei propri diritti" che evidenziava la protesta non solo per i vitalizi dei politici in genere ma, in particolare, per quelli che vengono percepiti dai consiglieri regionali. Per poter ricevere un vitalizio un consigliere regionale deve avere almeno 50 anni e questo non è accettabile perché chi rimane senza lavoro a quella età non riceve nessuna pensione.

Oltretutto la rabbia aumenta perché la pensione non viene neppure garantita a coloro i quali hanno 41 anni di contributi. Nel post si legge che sarebbe opportuno organizzare delle proteste con dei presidi davanti ai consigli regionali per l'abuso dei vitalizi dei consiglieri.