Le novità sulle pensioni aggiornate ad oggi, lunedì 21 marzo, sono incentrate sulle dichiarazioni di Cesare Damiano in merito riforma previdenziale e i lavoratori precoci. Prosegue senza tregua il pressing del presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati sul governo relativamente all'argomento sulle Pensioni. Damiano più volte ha spiegato nel corso dei mesi precedenti che il 2016 dovrà essere l'anno della flessibilità. Nel weekend appena concluso è tornato a ribadire questo concetto, parlando nuovamente della sua proposta.
Pensioni, riforma da attuare nel 2016
Le ultime notizie sulle pensioni ci informano su un Damiano particolarmente attento a perseguire il suo obiettivo. In riferimento alla prossima mobilitazione indetta per il 2 aprile dai sindacati di Cgil, Cisl e Uil, il parlamentare del Partito democratico ha applaudito all'iniziativa, sottolineando inoltre un altro dato importante, quello relativo al crescente sostegno da parte dell'opinione pubblico per la questione previdenziale. D'altronde è un problema che affligge tutti, sia i lavoratori prossimi alla pensione sia i giovani, il cui futuro è, da questo punto di vista, grigio. Cesare Damiano ha chiarito che in queste settimane in Commissione Lavoro si sta cercando di arrivare ad un testo unificato, che abbia la condivisione di tutti, mantenendo come punto centrale l'introduzione della flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e il miglioramento della condizione dei lavoratori precoci, per i quali viene proposta quota 41.
L'onorevole del Pd si è inoltre soffermato sul ddl 857, ribadendo quanto ormai è noto alla maggior parte dei lavoratori: pensione anticipata a 62 anni, con l'8 percento massimo di penalizzazione se si anticipa l'uscita dal lavoro 4 anni prima il raggiungimento dell'età pensionabile. Il requisito minimo richiesto per coloro che intendono lasciare anzitempo il lavoro è l'aver maturato 35 anni di contributi.
A scanso di equivoci, Damiano sottolinea che per i precoci è stata individuata la quota di 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età. Per quest'ultima categoria non è prevista, inoltre, alcuna penalizzazione. Concludendo il proprio discorso, Damiano ha ricordato che la riforma delle pensioni dovrà essere effettuata entro il 2016, indicando tra l'altro un appuntamento ben preciso, quello relativo alla discussione della prossima legge di Stabilità.
D'accordo con Damiano troviamo anche il presidente dell'Inps Tito Boeri, che ha parlato negli stessi termini dell'ex ministro del Lavoro, salvo le divergenze esistenti ancora oggi sulla questione dei precoci.
Lavoratori precoci più ottimisti
Cresce l'ottimismo all'interno del gruppo dei lavoratori precoci. Le iniziative delle ultime settimane sono state un successo. Dalla manifestazione a Roma alla protesta civile in piazza Montecitorio, di fronte ai politici, quindi la presenza silenziosa ma forte in piazza San Pietro. Sempre più persone appoggiano la causa dei precoci, che stanno guadagnando via via una maggiore visibilità mediatica. Tutto questo è fondamentale per far sì che l'obiettivo venga raggiunto.
La prossima tappa è fissata per la data del 2 aprile, quando al fianco dei sindacati la categoria continuerà a protestare e chiedere a gran voce quota 41. Da Damiano a Salvini, da Boeri al Movimento 5 Stelle, tutti sono concordi nel ritenere che si debba e si possa raggiungere entro quest'anno il traguardo tanto desiderato.