Un altro anno scolastico sta per giungere al termine, e mentre tutti si preparano alla maturità, molti si trovano a scegliere il percorso accademico con il quale continuare i propri studi. L'università però non è alla portata di tutti i portafogli, quindi vediamo insieme tutto quello che c'è da sapere riguardo alle borse di studio e su come ottenerle.

In cosa consiste la borsa di studio

Essere titolari di borsa di studio non solo permette di evitare il pagamento delle tasse richieste dall'ateneo, ma da diritto ad avere altri servizi come la mensa, l'alloggio ed un importo contante con il quale fare fronte a spese come libri e trasporti.

Questi benefici vengono attribuiti secondo lo status al quale appartiene lo studente:

  • Fuori sede: ha residenza ad almeno 60 minuti di trasporto pubblico dall'università. Ha diritto alla fruizione gratuita del servizio mensa (pranzo e cena) ed alloggio per tutto il periodo accademico;
  • Pendolare: ha residenza meno di 60 minuti di trasporto pubblico dall'università. Ha diritto ad un un pasto giornaliero gratuito;
  • In sede: ha residenzanella stessa città in cui è presente l'università. Ha diritto ad un pasto giornaliero gratuito.

E per il contante? Tutti gli status elencati hanno diritto alla quota contante, ma bisogna precisare che non tutti possono accedervi. Gli uffici che si occupano di diritto allo studio, infatti, hanno solitamente un numero di fondi inferiore a quello necessario per elargire tutte le borse richieste; questo implica spesso una riduzione (o azzeramento) della quota contante al fine di garantire a tutti il servizio mensa ed alloggio.

In poche parole, prima danno i servizi, se poi avanzano fondi procedono con l'assegnazione del denaro.

Come fare domanda e chi può farla?

In ogni città universitaria è presente un ufficio che si occupa di diritto allo studio. Per presentare la domanda basterà raggiungerlo presentando un documento attestante l'identità, ed uno relativo al reddito (ISEE o ISPE).

Sarà il reddito posseduto dalla famiglia a determinare se uno studente è o non è idoneo a ricevere la borsa. Ogni regione ha un redditometro diverso e di conseguenza i tetti cambiano da luogo a luogo, aggirandosi solitamente tra 18.000€ e 20.000€ per l'ISEE e tra 30.000€ e 35.000€ per l'ISPE.

Le domande si aprono circa a metà luglio e si chiudono verso metà agosto.

Coloro che rientrano nei requisiti economici verranno messi in una graduatoria che determinerà (in base al redditto) chi avrà precedenza a diventare titolare di borsa e l'eventuale quota contante. Si parla di precedenza perché spesso i fondi regionali arrivano a scaglioni, facendo diventare borsisti a tempi alterni. Ma non temente, una volta vinta la borsa ogni eventuale spesa sostenuta relativa a vitto ed alloggio vi verrà restituita, tasse universitarie comprese (anche se solitamente chi è in graduatoria non deve mai pagare le tasse, o pagarne una quota ridotta).

Come mantenere la borsa?

Il primo anno la borsa viene attribuita soltanto in base al reddito, ma negli anni successivi, anche il merito diventa uno dei fattori che influenza la graduatoria: più esami vengono dati e meglio si riuscirà a diventare nuovamente borsisti.

Tuttavia c'è un numero minimo di esami che devono essere sostenuti in relazione all'anno per il quale volete concorrere alla borsa. Tali risultati vanno ottenuti entro il 10 agosto e si misurano in CFU.Per chi non lo sapesse, i CFU sono un punteggio che viene utilizzato in ambito accademico per determinare la complessità di un esame. Generalmente si possono conseguire massimo 60 CFU per anno.E se non raggiungete i CFU minimi? Tranquilli, avrete diritto ad utilizzare un bonus che varia da anni ad anno, però per una sola volta, quindi meditate.

Per conoscere in maniera precisa i dettagli suISEE\ISPE, CFU da totalizzare, scadenze ed altro,rivolgetevi agli uffici competenti, oppure visitate il sito internet dedicato. I bandi per l'anno accademico 2016\2017 usciranno a luglio, e con loro si apriranno le domande.