Pensioni, le prime aperture del governo. Novità importanti giungono direttamente da Matteo Renzi, alle cui parole risponde Cesare Damiano, da sempre in prima linea in merito alla riforma della legge Fornero. L'uscita di ieri del primo ministro italiano ha avuto un tempismo quasi perfetto, perché arrivata poche ore dopo la manifestazione del 2 aprile dei sindacati, che hanno minacciato la protesta ad oltranza fino a quando l'esecutivo non interverrà sulla questione previdenziale. Parole che riaccendono le speranze di molti lavoratori e pensionati, sebbene il segretario del Pd abbia confermato come sia difficile riuscire a mettere mano alle pensioni minime, aprendo però ad un intervento che estenderebbe 80 euro a chi prende quest'ultimo assegno pensionistico.

Dichiarazioni arrivate nel corso del tradizionale appuntamento #Matteorisponde, appuntamento durante il quale Renzi ha risposto in maniera diretta al presidente dell'Inps Tito Boeri sul ricalcolo delle pensioni inique. Un fiume in piena il capo del consiglio, che ha rilasciato tante e importanti dichiarazioni sul tema della riforma delle pensioni. Finalmente, dicono i lavoratori, che aspettavano una risposta del leader del Pd da tempo.

Renzi e il bonus di 80 euro per chi ha la pensione minima

Riforma pensioni più vicina dopo l'intervento di ieri di Matteo Renzi. Tra i primi provvedimenti che si profilano all'orizzonte c'è quello appunto dell'estensione del bonus degli 80 euro per chi percepisce attualmente la pensione minima.

Uno scoop rovinato in parte da Filippo Taddei su SkyTg24, con il responsabile economico del Partito democratico che si è affrettato a dire che l'estensione del bonus non dovrebbe partire da quest'anno. Anche la Boschi, intervenuta a Porta a Porta, ha smorzato gli entusiasmi, affermando che il governo sta valutando l'ipotesi di concedere gli 80 euro anche ai pensionati più 'sfortunati', chiudendo il concetto con un 'sarebbe bello', un condizionale che troppe volte si è rivelato poi inconcludente.

Proprio per questo motivo i sindacati non sembrano fidarsi più di tanto delle parole di Renzi, commentando la notizia così: 'Con i vorrei e i forse non si aumentano le pensioni'. Intervento chiaro da parte delle sigle sindacali, che sabato scorso sono scese in piazza insieme ai lavoratori precoci per chiedere al governo lavoro ai giovani e una pensione ai lavoratori più anziani, spingendo per la flessibilità in uscita e la cosiddetta quota 41.Renzi però non si è fermato al bonus degli 80 euro ed ha risposto anche alle domande sulla pensione anticipata, rivelando come il governo al momento stia studiando un meccanismo che permetta la flessibilità in uscita mantenendo al tempo stesso i conti in pareggio, sottolineando come qualsiasi annuncio verrà dato soltanto quando i numeri saranno a posto.

In merito alle recenti dichiarazioni di Boeri, il premier ha detto sì al ricalcolo contributivo, ribadendo però come questo non debba rappresentare 'la morte' di coloro che vanno in pensione con il sistema retributivo, annunciando anche in questo caso che il governo sta studiando per trovare un punto di sintesi e ricordando di aver tolto i vitalizi politici.È arrivata anche la replica di Damiano, che si rallegra circa gli annunci sui futuri provvedimenti del governo, chiedendo a Renzi di confrontarsi con la proposta della pensione anticipata depositata dai parlamentari Pd in commissione Lavoro, dove rientra anche quota 41. E voi cosa ne pensate del bonus degli 80 euro?