Le ultime novità sulla Riforma delle pensioni giungono dalle dichiarazioni del viceministro dell'Economia Enrico Zanetti che, intervistato ieri a Radio1Rai, ha ribadito le priorità del Governo Renzi. Zanetti nel corso dell'intervista si è detto assolutamente favorevole alla flessibilità in uscita e conscio della non perfezione dell'attuale riforma Fornero, ma allo stesso tempo, dice, non è possibile modificare in toto il sistema previdenziale italiano, che assicura l'equilibrio dei contri pubblici. Alcune modifiche, ponderate e ragionate, si possono comunque prendere in considerazione, puntualizza, ma dando priorità a quantinon hanno più il lavoro e sono privi di reddito.
Ok alla flessibilità e legittima la quota 41, ma prima misure per i senza reddito
Sarebbe importante, ribadisce con fermezza nel corso dell'intervista, risolvere il dramma dei lavoratori esodati, ossia di tutti coloro che sono rimasti senza pensione e senza reddito alcuno. Poi, risorse permettendo, sarebbe doveroso pensare a quanti fanno mestieri usuranti che certamente non possono restare al lavoro fino a 70 anni, e poi ancora si potrebbeconcedere la flessibilità in uscita a quanti, in modo più che legittimo, dopo 41 anni di contributi vorrebbero poter accedere alla quiescenza indipendentemente dall'età.
Giusta e legittima la richiesta dei lavoratori precoci, dunque, che trovano l'appoggio parziale di Zanetti.
Il quale dice di essere favorevole alle loro richieste, ma solo a patto che vengano tutelati prima coloro che non hanno più nulla, perché hanno perso il lavoro o sono stati intrappolati dalla non gradualità della Riforma Fornero. La quota 41 è una richiesta, ripete più volte Zanetti, più che legittima, ma queste persone almeno hanno ancorail lavoro.
Un po' come dire che sebbene le richieste siano comprensibili, in caso di mancanza di risorse,i precoci possono ancora attendere. Sicomprendeinoltre da un'intervista che il viceministro dell'economia ha rilasciato al Messaggero e postato poi sulla sua pagina Facebookche esistela volontà politica di mettere mano quanto prima alle storture della Riforma Fornero, ma al tempo stesso che i precoci e la quota 41 non rientrano ancora tra le priorità del Governo. La flessibilità sì, ma solo dopo chi non ha il lavoro, sembra essere divenutoil motto di Zanetti. Siete d'accordo con le ultime dichiarazioni del viceministro dell'economia?