Le prove del concorso scuola 2016 stanno suscitando moltissime polemiche: in particolare, nella prova del 17 maggio 2016, molti candidati hanno sottolineato l'ambiguità delle consegne e la difficoltà nel rispondere in maniera adeguata alla richiesta. I dibattiti dei docenti precari di filosofia stanno tenendo banco nelle ultime ore e le critiche sono molteplici: le domande sono state considerate molto complesse, non solo perché richiedevano una grande preparazione, ma perché pretendevano che si potesse rispondere a questioni molto generali e articolate in circa 15 minuti a quesito.

Una situazione paradossale si sta creando in questa categoria di candidati: essi stessi ricordano domande 'differenti' in alcuni aspetti (come traspare dai forum della stampa specializzata online), segnale dell'ambiguità delle consegne. La domanda che tutti si pongono, a questo punto, è perché il Miur non stia pubblicando i quesiti, né quelli disciplinari né quelli in lingua (spesso molto contestati per le ambiguità dei cosiddetti 'distrattori'), e ci si chiede il motivo per questa mancanza di trasparenza.

Ambiguità e mancanza di trasparenza nel concorso scuola 2016

Le domande che sono state somministrate alle classi di concorso A18 e A19 (ex A036 e A037), sono state particolarmente criticate.

I docenti accusano innanzitutto il fatto che sono le uniche cdc che devono sostenere due prove differenti (con il doppio delle domande disciplinari e in lingua) pur essendo un semplice 'ambito orizzontale' (dunque, non dando la possibilità di accedere a più cicli di istruzione). Su questo punto, sembra si vogliano aprire dei ricorsi.

Ma le polemiche sono scoppiate intorno alle domande somministrate: ambigue, non chiare e vastissime. Nei forum ci si chiede, allora, perché il Miur non voglia pubblicare i quesiti già somministrati e questa mancanza di trasparenza sembra, ai diretti interessati, particolarmente sospetta. È chiaro, secondo i docenti delle classi A18 e A19, che il Miur non voglia che piovano sul suo operato una valanga di critiche e, anche su questo punto, c'è chi pensa alla possibilità di ricorrere. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.