La nota del TAR di alcuni giorni fa ha sottolineato un aspetto molto importante riguardante ciò che potrebbe succedere nel prossimo futuro: dal momento che le prove del concorso scuola 2016 si stanno ancora svolgendo e la sentenza di merito non è stata prodotta perché ancora allo studio del tribunale, qualora si andasse in direzione dell’ammissione dei ricorrenti allora dovrebbero essere predisposte delle sessioni straordinarie e delle prove suppletive. Si tratta di una situazione che non si è mai verificata precedentemente, dovuta alla stretta tempistica del concorso.
Molti problemi sorgono, allora, per l’organizzazione di ciò che dovrà seguire la selezione: il nodo riguarda le circa 20mila assunzioni che dovrebbero avvenire a partire dal 15 settembre, data in cui – è quasi certo – i ricorrenti non avranno ancora terminato la procedura concorsuale. Come saranno organizzati i posti? Vi saranno delle ‘riserve’ per gli eventuali candidati ricorrenti che dovessero vincere il concorso?
Le polemiche e le prospettive post-concorso scuola 2016
La giornata decisiva potrebbe essere il 19 maggio quando il TAR potrebbe pronunciarsi sui ricorsi per l’ammissione al concorso scuola 2016. Resta il dato di fatto che le prove si saranno quasi del tutto già svolte. Le polemiche da parte dei candidati sono molte e riguardano una serie di aspetti: innanzitutto, ci si chiede se sarà possibile misurare l’equivalenza nella difficoltà delle prove – la questione riguarda la possibile ‘disparità di trattamento’ nei confronti dei ricorrenti che hanno avuto modo di conoscere in anticipo il tenore delle domande per la propria classe di concorso.
Il secondo problema riguarda le assunzioni del 15 settembre: se i vincitori saranno circa 63mila, un terzo di essi (poco più di 20mila) dovrebbero essere assunti immediatamente – ci si chiede, insomma, cosa potrebbe succedere se alcuni ricorrenti, avendo vinto il concorso, aspirino all’immissione in ruolo. Le ipotesi ventilate sono varie, dalla possibilità di una riserva di posti per questa categoria alla possibilità dell’assunzione per sovrannumerarietà. Difficile, dunque, stando così le cose, immaginare quale possa essere la soluzione che il Miur intende trovare. Per aggiornamenti, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.