Come ampiamente riferito nei giorni scorsi, si fa sempre più probabile la possibilità di un allargamento dei partecipanti al concorso scuola: in caso di responso favorevole da parte del Tar del Lazio, infatti, si concretizzerà l'ipotesi 'prove suppletive' a beneficio dei ricorrenti.
Ultime news scuola, domenica 15 maggio: prove scritte concorso, polemica per eventuali suppletive
Orizzonte Scuola ha pubblicato una lettera all'interno della quale viene messa in risalto la non uniformità delle prove concorsuali, visto che il Miur sarà chiamato a garantire lo stesso quoziente di difficoltà per quanto riguarda i quesiti che verranno sottoposti ai candidati ricorrenti.
Senza voler nulla togliere ai docenti ricorrenti il loro diritto di concorrere per una cattedra nella scuola pubblica italiana (viene precisato nella lettera), ci si chiede come possa essere garantita l'imparzialità e il buon andamento della Pubblica Amministrazione, così come recita la Costituzione, se le prove saranno diverse, in quanto previste, per l'appunto, in sessioni diverse.
Scuola, concorso da rifare in caso di prove suppletive a favore dei ricorrenti?
A questo proposito, si ritiene che il concorso, nel caso in cui venisse sancito il diritto di partecipazione per i ricorrenti, dovrà essere annullato e rifatto daccapo o, comunque, dovranno essere considerate nulle tutte le prove scritte sostenute in precedenza dai candidati legittimamente ammessi alla maxi selezione, secondo quanto stabilito, in precedenza, dalla legge 107.
In pratica, per garantire il principio di uguaglianza, si dovrebbe ricominciare tutto dal principio, con nuove prove scritte, uguali per tutti i partecipanti, svolte contemporaneamente su tutto il territorio nazionale sia dai docenti abilitati, sia dai ricorrenti, tutti insieme.
Un concorso che, dunque, rischia di essere investito da una nuova ondata di polemiche che andrà, inevitabilmente, a rinforzare il coro di proteste dei docenti abilitati, umiliati dal Miur per lo svilimento del valore del loro titolo abilitativo.
