Dal prossimo 2 giugno 2016 sarà possibile presentare la domanda per accedere al part time agevolato, la prima forma di flessibilità in uscita approvata dal governo per chi è vicino alla pensione. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del nuovo istituto previsto dalla legge di Stabilità 2016 che consente ai lavoratori dipendenti con almeno 20 anni di contributi di trasformare il proprio orario di lavoro in part time senza penalizzazioni sull’assegno pensionistico che sarà erogato dall’Inps quando raggiungeranno i requisiti per il pensionamento.

In pensione col part time agevolato: chi può fare domanda e come funziona

Il nuovo istituto del part time agevolato è riservato ai lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno 20 anni di contributi versati, che matureranno i requisiti per la pensione di vecchiaia (66 anni e 7 mesi per gli uomini, 65 anni e 7 mesi per le donne) entro il 31 dicembre 2018.

Si tratta di una platea di circa 400 mila lavoratori che potrebbero chiedere di trasformare il rapporto di lavoro a tempo pieno in part time dal 40 al 60 per cento in cambio di una retribuzione pari alla percentuale di orario effettivamente svolto con, in aggiunta, la quota esentasse che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all’Inps per le ore di lavoro non svolte.

A carico dello Stato, inoltre, andrebbe il versamento dei contributi figurativi per le ore di lavoro mancanti che consentiranno al lavoratore di percepire, alla maturazione, una pensione esattamente identica a quella che avrebbe incassato continuando a lavorare a tempo pieno.

Secondo una simulazione elaborata dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, un lavoratore con una busta paga di 1.456 euro che decidesse di ridurre del 40% il suo orario di lavoro, avrebbe una decurtazione sullo stipendio di solo il 20%, passando a 1.169 euro continuando a maturare contributi pensionistici come se lavorasse a tempo pieno.

Lo stanziamento previsto per i versamenti figurativi del part time agevolato sono pari a 60 milioni per il 2016, 120 milioni per il 2017 e 60 milioni per il 2018 che potranno accontentare circa 36 mila domande.

Dal 2 giugno la domanda per il part time agevolato: la procedura

Per poter usufruire del part time agevolato, il lavoratore dovrà presentare, a partire dal 2 giugno 2016, una domanda all’Inps affinché questo rilasci un attestato certificante il possesso dei requisiti di accesso all’agevolazione.

Successivamente, il lavoratore e l’azienda dovranno stipulare un ‘contratto di lavoro a tempo parziale agevolato’ riportante la percentuale di riduzione dell’orario di lavoro e che avrà validità fino al raggiungimento dell’età della pensione da parte del dipendente. Il contratto dovrà essere successivamente trasmesso alla Direzione territoriale del lavoro che rilascerà il nulla osta definitivo entro cinque giorni lavorativi.