I nostalgici della Scuola che fu hanno ancora in mente la bellissima lavagna di ardesia, dove i maestri e i professori scrivevano con il gessetto ed usavano il cancellino: la tecnologia moderna ha permesso di fare un salto di qualità a livello didattico, anche se c'è sempre, purtroppo, da tenere presente la scarsa disponibilità di risorse finanziarie per la scuola pubblica italiana.

Molte scuole, in ogni caso, adottano da tempo le lavagne interattive digitali, mentre in alcuni istituti sono comprasi i videoproiettori. Un esempio di applicazione della tecnologia moderna è rappresentato dall'IC 'Margherita Hack' di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone: tutte le aule sono state dotate di videoproiettori Epson, anche grazie all'importante aiuto prestato dal Comune.

Videoproiettori nelle scuole, news 19 maggio: come migliorare la didattica

Rocco Garripoli, preside dell'Istituto, ha raccontato con entusiasmo i risultati raggiunti con l'acquisto dei primi venti videoproiettori che entrarono tre anni fa in ciascuna classe della secondaria: si è notata subito una maggiore attenzione alle lezioni, da parte degli studenti, ed ecco perchè, in base al raggiungimento di tale risultato, si è deciso di operare uno sforzo per dotare dei videoproiettori anche tre classi della primaria e nelle scuole dell'infanzia. Alessandra Maieron, un'insegnante della primaria, ha sottolineato come gli alunni sono decisamente più partecipativi e come la didattica abbia subito una completa trasformazione: 'Ora i bambini sono in grado di poter vedere l'applicazione a contesti reali di tutto quanto studiano sui libri'.

Corsi di formazione per gli insegnanti per l'uso dei videoproiettori

Naturalmente, l'uso dei videoproiettori è stato facilitato dall'istituzione di una serie di corsi di formazione a cui ha partecipato il personale docente in modo che ciascun insegnante possa essere in grado di poter sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai nuovi strumenti didattici.Un esempio di Buona Scuola, quella reale, una risposta concreta ai disagi e ai problemi che affliggono, purtroppo, la scuola pubblica italiana.