La riforma del mondo del lavoro degli autonomi sta finalmente per prendere forma. Dopo l’esame in commissione Senato ci si aspetta per fine mese l’approdo in Aula per il si definitivo. Le novità introdotte all’interno del cosiddetto Jobs act degli autonomi sono molte: si va dalle tutele sulle transazioni commerciali, tra cui i tempi certi dei pagamenti, a tutte una serie di tutele previdenziali. Per non dimenticaredelle misure rivolte alla maggiore competitività grazie all’ individuazione di funzioni pubbliche (certificazione, ablazione, asseverazione, ecc.) da attribuire a tutte le professioni ordinistiche.

Vediamo nello specifico le quattro principali novità della riforma, contenute nelle duesezioni del DDL che disciplinano: il lavoro autonomo o lo smartworking o lavoro agile

Tutele previdenziali per professionisti e parasubordinati

A favore degli autonomi sono previste delle norme relative alla sospensione del rapporto lavorativo in caso di assenze per via di infortuni o per eventi connessi a gravi malattie, sempre che l’assenza si protragga per almeno 30 giorni. Allo stesso modo la sospensione si estende all’obbligo contributivo in caso di infortunio grave o malattia o di lunga durata. Sul tema della maternità, nel DDL è stato inserito un punto che consente alle lavoratrici autonome, di poter lasciare il lavoro per 5 mesi anche prima del parto, percependo l’80% dei redditi dichiarati nell’anno precedente.

Prevista anche l’estensione di tale formula per il congedo parentale di 6 mesi nei primi 3 anni del bimbo.

Questo l’elenco delle spese deducibili al 100%

Fra le spese deducibili al 100% ci sono anche quelle connesse allo svolgimento dell'incarico professionale, oltre alla possibilità di dedurre le spese per la propria formazione professionale.

Sarà dunque possibile dedurre:

  • le spese ad esempio per l'iscrizione a master di I e II livello, entro il limite annuo di 10mila euro
  • le spese sostenute per il viaggio e soggiorno
  • integralmente gli oneri per la garanzia contro l’inadempiuto pagamento di prestazioni autonome fornita da forme di solidarietà o assicurative
  • è prevista anche l'integrale deducibilità, delle spese relative ai servizi di certificazione delle competenze e sostegno all’auto-imprenditorialità, entro il limite di 5 mila euro annui.

I professionisti diventano"concorrenti" della P.A.

La prima vera novità riguarda il fatto che tutte le asseverazioni sulla regolarità contributiva o le certificazioni pubbliche possono essere richieste anche presso gli studi dei professionisti iscritti ad un ordine, come gli avvocati e i commercialisti.

Le certificazioni possono riguardare la materia fiscale, la sicurezza sul lavoro e comprendere anche le buone prassi in materia di norme igienico sanitarie e sulla adeguatezza dei fabbricati. Dunque tutte una serie di funzioni nell’ottica di una maggiore semplificazione e deflazione del contenzioso giudiziario oltre all'istituzione del fascicolo del fabbricato.

Infine i liberi professionisti hanno la possibilità di formare delle reti, dei consorzi e varie tipologie di associazioni professionali per accedere ai bandi di gara, o ad appalti privati consentiti. Fra gli obiettivi c’ è anche l’abolizione degli studi di settore, una più chiara definizione di 'autonoma organizzazione' per restringere il campo di applicazione dell’Irap.

Smart working, per conciliare la vita privata e lavorativa

Infine sul lavoro agile è prevista una definizione che lo distingua dal telelavoro. Lo stesso è volto non solo ad migliorare la competitività, ma anche ad agevolare i tempi di lavoro e di vita. Lo smart working, a differenza del telelavoro, si connota per essere una particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita di comune accordo tra datore e lavoratore. Èprevisto anche l’utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento della prestazione lavorativa, all’interno dell’azienda e all’esterno.