Il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, è intervenuta questa mattina all'interno della trasmissione radiofonica Mix24 curata dal celebre giornalista Giovanni Minoli: naturalmente si è parlato, ancora una volta, di Buona Scuola ma si è toccato anche l'argomento riguardante le scuole aperte d'estate ovvero il progetto ministeriale 'Scuola al Centro'.
Ultime news scuola, giovedì 9 giugno: Giannini 'Insegnanti più giovani grazie al concorso'
'Non ci saranno i loro professori - ha dichiarato il ministro - ma educatori e preparatori sportivi che verranno selezionati attraverso le associazioni che ci hanno chiesto di aprire le scuole e che operano nel territorio.
Daremo la possibilità ai ragazzi di fare sport ma anche di svolgere altre attività'. Scuole aperte d'estate, quindi, ma nessun sacrificio richiesto in più ai docenti.
A proposito di insegnanti, il ministro ha voluto rispondere all'obiezione riguardante l'età media decisamente alta dei docenti della scuola pubblica italiana: 'Grazie al concorso, nel giro di due-tre anni ci saranno insegnanti più giovani, anche perchè è necessario un tempo fisiologico affinchè i vari aspetti della Buona Scuola vadano a regime'.
Giannini: 'Supplentite? Verrà curata in tre anni'
Un'altra questione particolarmente scottante è quella che riguarda le supplenze: Giovanni Minoli, infatti, ha fatto presente all'onorevole Giannini come anche quest'anno si è dovuti ricorrere ad un numero altissimo di contratti a termine.
Anche per la 'supplentite', il ministro chiede tre anni per 'curarla. Ci saranno supplenze, questo sì - ha precisato la responsabile dell'istruzione italiana - ma saranno solamente quelle brevi, quelle fisiologiche'.
Smartphone a scuola, Giannini: 'Professori sanno come farlo usare agli studenti'
Il ministro, infine, ha parlato anche dell'intenzione del governo di far tornare gli smartphone tra i banchi di scuola: 'Solo come strumento di lavoro, sono favorevole all'uso del cellulare a scuola: il professore sa come farlo usare agli studenti' ha detto Stefania Giannini, riprendendo, in pratica, le parole usate qualche giorno fa dal sottosegretario Davide Faraone. 'C'è un Piano Nazionale della Scuola Digitale - ha concluso il ministro - e l'uso di questi strumenti fa parte della didattica'.