"Vorremmo conoscere i dettagli del progetto del Governo che per ora è stato abbozzato solo nella cornice generale", solo le parole del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che, dopo i risultati delle elezioni rilevatesi negative per il Partito Democratico, è tornato a concentrarsi sulle questioni che attendono ancora una risposta concreta.

L'ex ministro del Lavoro, infatti, continua a premere l'esecutivo sugli interventi da adottare per quanto riguarda la flessibilità in uscita e i lavoratori precoci. I problemi causati dalla Legge Fornero, sono veramente urgenti e dovranno essere risolti il prima possibile: la lunga battaglia iniziata dal Pd nel 2013, finora è servita poco e il Governo continua a temporeggiare sul famigerato tema dei lavoratori usuranti e precoci.

Damiano preme il Governo sulle misure per i precoci

È questo il motivo che spinge lo stesso Damiano a chiedere nuove misure per dare la possibilità a migliaia di lavoratori con lunghe carriere lavorative alle spalle, di usufruire della pensione anticipata e i risultati ottenuti dalle elezioni potrebbero essere un buon punto di partenza: "Da questo deriva, da parte nostra, la richiesta di un netto cambio di rotta nelle politiche del Governo. Dobbiamo recuperare un profilo di sinistra che faccia dell'eguaglianza il metro di misura delle scelte fondamentali", ha affermato il deputato del Pd.

Come annunciato più volte, il Governo Renzi è sempre concentrato sull'APE che consentirebbe l'anticipo di un massimo di tre anni dell'età pensionabile.

Cosa su cui il Presidente Damiano ha dimostrato un certo interesse ma che allo stesso tempo chiede l'anticipo di quattro anni senza penalizzazioni per le categorie più deboli, ovvero lavoratori usuranti, disoccupati, invalidi. Da rivedere, anche la misura relativa ai lavoratori precoci (Quota 41) al fine di dar loro la possibilità di usufruire della pensione anticipata al raggiungimento di almeno 41 anni di contributi.

Stando alle dichiarazioni di Damiano, occorre accelerare i tempi per includere i nuovi provvedimenti nella Legge di Stabilità.

Si attende la discussione sul nodo esodati

Nei prossimi giorni, invece, si tornerà a discutere sui cosiddetti esodati che attendono ancora una tutela previdenziale. Si tratta di circa 34 mila lavoratori per i quali si chiede un'ottava e ultima misura di salvaguardia.