Via libera dal Governo sulla pensione anticipata per gli ultra sessantatreenni. Una misura che riguarda i lavoratori nati tra il 1951 e il 1955 che, a partire dal prossimo anno, potranno usufruire del trattamento pensionistico attraverso il meccanismo della pensione anticipata.
Pensione anticipata per gli ultrasessantatreenni
Si tratta di una misura in via sperimentale che potrebbe gravare sulle casse statali circa un miliardo di euro. Giorno 14 giugno, infatti, ha avuto luogo il tanto atteso confronto con i sindacati volto a discutere gli argomenti principali in materia previdenziale: dalla flessibilità in uscita alla revisione della Legge Fornero e agli interventi in favore dei lavoratori precoci.
Al centro del dibattito, anche l'Ape, il famigerato prestito pensionistico a favore dei nati tra il 1951 e il 1955 che avrebbero la possibilità di lasciare il lavoro, anticipando l'uscita fino ad un massimo di tre anni rispetto all'età prevista per il pensionamento di vecchiaia (66 anni e 7 mesi per gli uomini e 65 anni e 7 mesi per le donne) senza andare in contro a nessuna penalizzazione. La misura riguarderebbe dipendenti del settore privato, del settore pubblico e lavoratori autonomi.
Prestito ventennale erogato con l'ausilio delle banche
Si tratta di un prestito ventennale che verrà erogato a favore del lavoratori con l'ausilio di banche e istituti di assicurazione che faranno da tramite, da restituire in piccole rate mensili nel momento in cui viene percepita la pensione piena.
Per i lavoratori che percepiscono un trattamento inferiore ai 1.500 euro mensili, saranno previste delle agevolazioni grazie a delle detrazioni fiscali.
Per i lavoratori che, invece, percepiscono Pensioni elevate, la rata potrà arrivare fino al 15 % dell'importo dell'assegno. Anche l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ricoprirà un ruolo fondamentale in quanto si occuperà di certificare il diritto a pensione e gestirà i rapporti con banche e assicurazioni.
Si tratta tuttavia, di un progetto che potrebbe essere incluso nella prossima Legge di Stabilità, la cui discussione avrà inizio a partire dal prossimo autunno. Sul treno della nuova Finanziaria, dovrebbe salire anche un intervento sui lavoratori precoci su cui il Governo non si è ancora pronunciato.