Esodati, quota 41 per i lavoratori precoci, no tax area per i pensionati e stop alle ricongiunzioni onerose: sono questi gli argomenti che il Governo si prefigge di affrontare in vista del confronto con le parti sociali previsto per fine luglio. Una riunione che potrebbe portare alle modifiche alla tanto odiata Legge Fornero approvata nel 2011.

Al confronto saranno presenti anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini e i rappresentanti delle parti sindacali Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil), che da anni propongono all'esecutivo nuove misure per cambiare la vecchia riforma pensionistica senza ricevere una risposta concreta.

Flessibilità, confronto previsto per fine luglio

Si discuterà sui temi più caldi del momento: dai precoci, agli esodati rimasti esclusi nelle precedenti misure di salvaguardia, allo stop alle ricongiunzioni onerose che darebbe la possibilità di unificare in un solo fondo i contributi accreditati in diverse gestioni previdenziali. Punto cardine dell'incontro sarà sicuramente il famigerato anticipo pensionistico ipotizzato dal Governo Renzi, che prevede un anticipo di un massimo di tre anni rispetto ai requisiti previsti per la pensione di vecchiaia, usufruendo di un prestito che dovrebbe essere restituito in 20 anni. Nel mirino, anche una misura che potrebbe rivelarsi utile per i lavoratori precoci: un bonus contributivo che va dai 4 ai 6 mesi per ogni anno di lavoro svolto per i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi tra i 14 e i 18 anni in modo tale da consentire loro di anticipare l'uscita senza andare incontro a nessuna penalizzazione.

Carmello Barbagallo favorevole al confronto

Come affermato da Tommaso Nannicini l'obiettivo del confronto appare ormai chiaro: "Trovare un quadro complessivo più o meno condiviso", ha spiegato. Seppure la Cgil non sia particolarmente soddisfatta, il segretario generale della Uil,Carmelo Barbagallo, appare ottimista: "Era quello che avevamo chiesto per una valutazione politica delle soluzioni individuate al tavolo tecnico, così che, alla ripresa, sapremo la direzione che sta prendendo il confronto", ha detto.

Si tratta comunque di un passo fondamentale visto che, in questo momento, occorre velocizzare i tempi in modo tale da inserire il capitolo inerente la flessibilità in uscitasul treno della Legge di Stabilità sulla quale si inizierà a discutere a settembre.