Nuova sentenza a favore dei diplomati magistrali per il loro inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento: a darne notizia è il sito specializzato 'Tecnica della Scuola' che ha parlato diffusamente dei tre ricorsi presentati dalla Uil Scuola di Como.

La sentenza ha interessato ben cento insegnanti ed è interessante rilevare come il Tribunale di Como rappresenti, al momento, l'unico foro lombardo che ha dato ragione in primo grado di giudizio, ai ricorsi presentati, sin qui, dai diplomati magistrali; tutto ciò assume ancor più rilevanza se consideriamo che, ad ogni sentenza, il giudice cambia.

Ultime news scuola, 20 luglio: sentenza Tribunale Como a favore diplomati magistrali nelle Gae

Naturalmente, grande soddisfazione da parte di Gerardo Salvo, segretario generale della Uil Scuola lariana e di Pierluigi Presta, coordinatore dei docenti precari: una vittoria legale importante ottenuta grazie all'indispensabile supporto dello studio legale Latino/Di Trani che ha sostenuto gli insegnanti di fronte al giudice che, in questo caso, era rappresentato dalla Dottoressa Sarah Gravagnola.

Una sentenza, la numero 177/2016, pubblicata lo scorso 11 luglio che, ancora una volta, ha dato torto all'amministrazione scolastica che insiste nel non voler riconoscere i diritti di questa categoria di docenti: il testo della suddetta sentenza riconosce la fondatezza del ricorso attraverso la disapplicazione delle disposizioni contenute nel Decreto Ministeriale 23572014.

Diplomati magistrali nelle GaE: 'PD si ostina a non riconoscere i loro diritti'

Giova ricordare, però, come i giudizi espressi nei confronti dei diplomati magistrali continuare ad essere difformi e tutto ciò finisce per generare un clima dove regna la confusione, il malumore e la disapprovazione: occorre fare chiarezza, una volta per tutte e la soluzione non può che arrivare dalla politica.

Non si comprende la perpetrata cocciutaggine del Partito Democratico che, in maniera ostinata, continua a voler escludere i diplomati magistrali dalle Graduatorie ad Esaurimento: sarebbe, invece, il caso di dover prendere in considerazione il riconoscimento di tale diritto, ponendo fine a ricorsi e sentenze legali sparse qua e là.