Una nuova interrogazione parlamentare e una protesta della Cgil mettono ancora una volta in luce le contraddizioni del concorso scuola 2016. Gli onorevoli Bocchino e Campanella di Sinistra Italiana hanno deposto un'interrogazione diretta al ministro Giannini, affinché risponda delle innumerevoli contraddizioni e irregolarità e affinché apra un'analisi sull'elevatissimo numero di bocciature nei confronti di un personale preparato, abilitato ed esperto. Nel frattempo, torna a farsi sentire anche la FLC-Cgil di Pantaleo che chiede spiegazioni al Miur intorno a una serie di problematiche.

Ma il caso che sta facendo discutere per la sua 'paradossalità' e che è stato citato anche da Bocchino e Campanella riguarda una docente del Lazio.

La storia surreale della docente laziale del concorso scuola 2016

Gli onorevoli Bocchino e Campanella, nel loro richiedere un'interrogazione parlamentare alla Giannini, hanno sottolineato quella che è l'ultima delle storie 'assurde' capitate al concorso scuola 2016. La vicenda è tanto semplice quanto 'surreale': un'insegnante del Lazio ha ricevuto la mail di convocazione per la prova orale; fino a questo punto, tutto sembra essere lineare: l'unico problema è che questa docente non aveva partecipato alla prova scritta. I senatori di Sinistra Italiana chiedono, allora, alla luce di quanto sta accadendo (si ricorda anche il caso di Palermo in cui i candidati sono stati costretti a riconoscere i propri elaborati perché erano stati sottratti i codici), se il ministro Giannini voglia aprire un confronto anche sull'elevato numero di bocciature.

La protesta della Cgil e il concorso scuola 2016

Secondo i candidati del concorso scuola 2016, i sindacati confederali non si sono spesi troppo affinché le procedure venissero bloccate o rinviate. Nella giornata di ieri, è giunto un comunicato molto duro della Flc-Cgil che chiede al Miur di rispondere su quanto sta accadendo al concorso.

Innanzitutto, si chiede come sia possibile un così alto tasso di bocciature per un personale esperto, abilitato e preparato. Si riflette, poi, sul fatto che la fretta nel voler emanare il bando abbia potuto provocare una grande confusione, per cui le stesse commissioni non sono state in grado di lavorare serenamente. Infine, si domanda se le prove scritte fossero realmente congruenti con i titoli di studio ottenuti dai candidati e con il ruolo che dovrebbero svolgere nelle scuole. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.