Le ultime novità Pensionidioggi 10 agostoprovengono soprattutto dalla Festa dell'Unità di Bosco Albergati, dove Matteo Renzi ha lanciato la sua campagna per il "Sì" al referendum costituzionale, soffermandosi, tra le altre cose, anche sul tema della riforma pensioni. Nel frattempo, nonostante lo stop alle attività parlamentari, i sindacati sono intervenuti nuovamente sulla questione della riforma del sistema previdenziale: il nodo resta quello delle risorse da mettere in campo.

Infine, si sottolinea anche un intervento di Cesare Damiano che,dopo aver dato il suo appoggio alla riforma APE, sottolinea come sia necessario intervenire anche su altre questioni urgenti, come la quattordicesima e la no-tax area per coloro che sono già in pensione; l'ottava salvaguardia per gli esodati e l'eventuale proroga dell'Opzione Donna.

Renzi, il referendum e le promesse: novità pensioni oggi 10 agosto

Le novità pensionisegnalano - come avevamo già anticipato - che il discorso sulla riforma è stato inserito nella campagna elettorale sul referendum. Alla Festa dell'Unità nel modenese, il premier ha ribadito come vi siano molte cose ancora da fare, soprattutto nell'ambito pensionistico. E così arrivano due promesse che sanno di spot elettorale: da un lato, Renzi intende mettere più risorse sul piatto della riforma pensioniper aiutare le fasce più deboli; dall'altro sostiene che, se vince il "Sì" al referendum, ha intenzione di investire i 500 milioni che si risparmieranno sui costi del Senato sul fondo per la povertà.

Insomma, il premier sa di giocarsi tutte le sue carte nel referendum costituzionale e, dopo aver perso l'appoggio del mondo della scuola, spera di poter ricostruire il proprio consenso mettendo in campo una riforma pensioni "soddisfacente".

I sindacati, le proteste e le novità pensioni oggi 10 agosto

Le ultime novità pensioni oggi 10 agosto raccontano anche delle proteste dei sindacati sul nodo delle risorse. Il governo Renzi avrebbe stanziato 1,5 miliardi di euro per portare a compimento l'APE e le altre misure richieste. La promessa è quella di una riforma da realizzare in due tempi, con alcune misure (precoci e altre) rinviate al 2017.

Secondo Petriccioli della CISL, il fondo di 1,5 miliardi di euro è del tutto insufficiente, mentre Proietti della UIL rilancia sulla possibilità di una riforma che contempli la Quota 41 per tutti. La CGIL, infine, ragiona dal punto di vista politico: Poletti aveva promesso "risorse rilevanti", ma l'ipotesi di investire 1,5 miliardi di euro significa sbugiardare se stessi.

In realtà, i giochi sembrano ormai fatti: la riforma pensioni "strutturale" sarà l'APE;anche Damiano sembra essere rientrato nei ranghi, con la necessità da parte del pensionando di richiedere un prestito con penalizzazioni per l'uscita anticipata. Per aggiornamenti, potetecliccare su "Segui"sopra l'articolo.