L'inizio del nuovo anno scolastico 2016/17 arrivasubito dopol'assegnazione del bonus Scuola ai docenti. Entro il 31 agosto scorso, infatti, i dirigenti scolastici avrebbero dovuto prendere la decisione del gruppo di docenti da premiare per l'anno scolastico 2015/16 sulla base dei criteri messi nero su bianco dai comitati di valutazione.Il campo d'azione dei comitati era stato delineato riguardo all'obiettivo generale: premiare, con il bonus, i docenti che si erano contraddistinti durante l'anno per impegno, professionalità e capacità didattiche nello svolgimento della propria professione.

Bonus docenti 2016/17: quali criteri adottare?

Nella maggior parte delle scuole, pertanto, i docenti sono stati premiati con ilbonusper le attività scolastiche ed extrascolastiche, per icorsi di aggiornamento frequentati, ma anche per un certo merito alla carriera, come avvenuto per iprofessoripiù prossimi alla pensione. E' del tutto comprensibile che nelle riunioni d'inizio anno scolastico unadeterminata aspettativa si crei sul bonusscuola 2016/17. Introdotto dalla legge Buona scuola di Renzi e terminata la sperimentazione del primo anno, il bonus diventerà uno dei argomenti più discussi dai docenti, perché ognuno cercherà di vederselo assegnato, soprattutto se al primo anno il proprio nome non è comparso nell'elenco dei premiati.

L'iter sarà il medesimo, quellogià rodato: si attenderà il decreto del ministero dell'Istruzione che stabilirà la somma che le scuole dovranno dividersi e i comitati di valutazione decreteranno i criteri da seguire per la premiazione.

Bonus merito 2016/7: si rischia aziendalizzazione della scuola

Proprio sui criteri dei comitati, però, occorre fare delle considerazioni: dando per scontato che molte scuole confermeranno i parametri dello scorso anno, risulterà di fondamentale importanza il momento nel quale tali criteri verranno stabili.

Perché se è vero che nello scorso anno le riunioni dei comitati arrivarono ad anno scolastico ormai al termine, quest'anno i criteri potrebbero essere definiti fin dall'inizio. Nel qual caso, i docenti si vedranno impegnati in una sortadi competizione livellata proprio sui criteri. La premialità spettante per la disponibilità alle gite d'istruzione o alla partecipazione di progetti, ad esempio, determinerà la corsa dei docenti ad accaparrarsi quante più attività possibili.

Con ilrischio, già emerso e lamentato dagli stessi docenti nell'anno di sperimentazione, che la scuolaarrivi ad essere gestita alla stregua di un'azienda, dove i docenti con maggior merito o, semplicemente, quelli che non dicono mai "no", possano risultare tra i migliori.