Inizialmente, questa notizia è passata in secondo piano, anche per la presenza di argomenti attuali ben più gravi ed importanti; le varie fasi di mobilità del personale docente, la chiamata diretta, i primi giorni di lavoro a Scuola, i primi consigli di classe, le prime riunioni finalizzate alla predisposizione delle programmazioni disciplinari, le riunioni per dipartimento, i lunghi ed interminabili Collegi Docenti e così via. Tutto questo ha distolto l’attenzione verso questa tematica fondamentale per tutto il personale scolastico: dove sono finiti i collaboratori scolasticirispetto a due mesi fa?

In effetti, a farci caso, qualcosa non quadra.

Contrazione dei collaboratori scolastici: per la Giannini non è un problema

Chi lavora a scuola sa di cosa parliamo. Se volessimo dirla tutta, poi, queste importanti figure professionali (i Collaboratori Scolastici), rappresentano per tutti gli insegnanti (e non solo) un deterrente per il buon funzionamento e per la gestione generale del proprio lavoro. La loro presenza ed il loro impegno quotidiano a scuola fanno da sostegno a tutto il personale coinvolto, diventando indispensabile soprattutto in termini di sicurezza, oltre che, come imprescindibile ausilio concreto per molti Dirigenti Scolastici.

Le statistiche, purtroppo, parlano di unità lavorative in forte calo.

Non parliamo poi della mancanza di misure messe in atto dalla ‘Buona Scuola’ di Renzi per ciò che riguarda questo comparto lavorativo:neanche un minimo cenno a questi lavoratori. Il personale ATA, in generale, è caduto letteralmente nel ‘dimenticatoio’ e questa considerazione non potrà che essere confermata da chi vive quotidianamente la scuola.

Già a partire dagli anni passati, il numero dei ‘bidelli’ è diminuito visibilmente! Tutto questo per via della volontà spasmodica dei governi passati e del Miur di voler risparmiare nell’istruzione. Non potendo più intervenire sugli stipendi degli insegnanti oltre che sulle loro ore di insegnamento, si è deciso di intervenire massivamente con la riduzione puntuale e controllata della stabilizzazione del personale suddetto.

Dal prossimo anno scolastico, purtroppo, le cose andranno peggio.

I Dirigenti USR iniziano a fare pressione: Viale Trastevere minimizza e fa ‘orecchie da mercante’

A tal proposito, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli VeneziaGiulia, Daniela Beltrame, solleva l’incresciosa questione direttamente alla ministra Giannini, per iscritto. La Beltrame precisa, all’interno della missiva, quanto segue: “…causa mancanza di personale l’apertura, la chiusura, la vigilanza e la sicurezza degli allievi non potrà essere garantita”. Fin qui nulla di particolarmente discutibile ed opinabile, ma quello che fa accapponare la pelle è l’immediata risposta istituzionale che la stessa responsabile di Viale Trastevere fornisce a questa domanda: “gli studenti sono diminuiti e quindi si possono gestire con i bidelli a disposizione”.Se non è questa superficialità!

Il problema non riguarda solo i collaboratori, ma tutto il personale della scuola

Non esistono parole per descrivere questa situazione. La scuola èlasciata nello stato di abbandono più assoluto, soprattutto dai vertici di chi la dovrebbe governare. Tutto sembra non voler essere risolto, sia per superficialità della politica che per la mancanza di risolutezza dei suoi illustri rappresentanti. La mancanza di denaro sembra essere la prima causa reale di tutto questo, salvo poi scoprire che per lo stesso Miur investire abbondanti somme di denaro, con molti zeri, aumentando a scuola la nuova didattica digitale, si l’unica ‘panacea’ per risolvere i malanni e gli acciacchi congeniti della scuola italiana del futuro.

Si ritiene, invece, che minimizzare sull’argomento in questione comporterà, a breve, l’aumento esponenziale di difficoltà e di conflitti per tutti. Speriamo in un buon inizio dell’anno scolastico, a partire dal suono della campanella da parte di un collaboratore in carne ed ossa.