Iniziano ad arrivare le prime ordinanze cautelari da parte dei Giudici del Lavoro per quanto concerne la procedura di mobilità docenti 2016: il Tribunale di Trani, infatti, ha accolto il ricorso di una docente che dalla Puglia era stata trasferita in Friuli e ora 'obbliga' il Miur ad adempiere ad un nuovo trasferimento. L'ordinanza è stata depositata in data 16 settembre 2016 e rappresenta sicuramente un precedente molto importante e che potrebbe spingere molti altri docenti a intraprendere la medesima strada. L'anno scolastico 2016/2017 parte sicuramente nel caos.

Ordinanza Giudice del Lavoro e ricorsi contro la mobilità docenti 2016

Il Tribunale di Trani ha dato ragione alla ricorrente pugliese, difesa dagli avvocati Giannuzzi, Cardone e Berloco, perché vi era stato un errore nella mobilità docenti: l'insegnante, infatti, era stata nominata all'interno di un ambito territoriale che non era stato neanche inserito nelle 'scelte' e soprattutto alcuni colleghi erano rimasti in Puglia pur avendo un punteggio inferiore. La strategia degli avvocati è stata volta a dimostrare la disparità di trattamento a partire da una procedura errata e, soprattutto, illegittima e il giudice ha dato ragione in quanto il Ministero avrebbe violato il principio assolutamente inderogabile dello scorrimento delle graduatorie.

Nella mobilità occorre tenere presente i punteggi che i docenti hanno, i titoli di servizio, l'anzianità e le situazioni familiari e così è stato disposto che il Miur inserisca la docente in uno degli ambiti territoriali da lei prescelti.

Ordinanza GdL e mobilità docenti 2016: un precedente importante

Si tratta sicuramente di un precedente molto importante nell'ingarbugliata situazione della mobilità docenti: il Miur attraverso il suo famoso 'algoritmo' avrebbe commesso violazioni importanti e avrebbe messo in campo vere e proprie disparità di trattamento.

È possibile, dunque, che anche altri giudici si esprimano nella stessa maniera rimettendo tutto in gioco: molti docenti dovranno essere nuovamente spostati e potrebbe cambiare completamente la geografia dei posti a disposizione. È probabile che l'anno scolastico 2016/2017 sarà ricordato come uno di quelli più 'caotici' degli ultimi anni. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.