Proprio nel bel mezzo della discussione sul tema previdenziale, il Governo sembra più che deciso sull'introduzione dell'anticipo pensionistico per i lavoratori nati fra il 1951 ed il 1953 al fine di concedere un anticipo sulla pensione di un massimo di tre anni usufruendo di una sorta di prestito erogato con l'ausilio di banche ed istituti di assicurazioni, con possibilità di restituzione in venti anni attraverso delle piccole decurtazioni nel momento in cui viene percepita la pensione piena.

Si discute sull'Ape, i sindacati non sono d'accordo

Èquesta la misura allo studio dell'esecutivo che potrebbe essere introdotta nella nuova Legge di Stabilità nonostante le contrapposizioni della minoranza Dem e delle parti sociali.

Il confronto con i sindacati, infatti, è ormai agli sgoccioli e il 21 settembre sarà il giorno decisivo per la presentazione delle misure nella nuova manovra.

Al centro della discussione c'è anche l'argomento-quattordicesima a favore delle Pensioni minime, ovvero, quei trattamenti inferiori ai 1000-1500 euro mensili. Una misura ritenuta più equa rispetto all'incremento dei trattamenti minimi. Ad intervenire sul fronte pensioni sono il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini e i rappresentanti delle sigle sindacati Vera Lamonica (Cgil), Maurizio Petriccioli (Cisl) e Domenico Proietti (Uil), i quali avrebbero richiesto nuove misure da inserire nella Legge di Stabilità. "Il confronto dovrebbe portare ad un affinamento quasi conclusivo degli interventi in materia previdenziale da inserire nella Legge di Stabilità", avrebbe spiegato Proietti a margine dell'ultimo confronto con l'esecutivo.

Damiano pronto ad intervento sulle pensioni alte

Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, invece, avrebbe chiesto una modifica sulle pensioni alte per finanziare gli interventi a favore di coloro che percepiscono trattamenti più bassi. Ma a frenare ci pensa lo stesso Nannicini, secondo il quale con il famigerato contributo di solidarietà si rischierebbe di creare maggiori danni.

In attesa della discussione sulle nuove misure della manovra, invece, resta da definire l'argomento riguardante i lavoratori precoci per i quali sarebbe previsto l'introduzione di un bonus contributivo nonostante continuino a chiedere insistentemente il meccanismo di Quota 41.