Un inizio di anno scolastico caratterizzato dalla 'bufera' per la mancanza di insegnanti (almeno uno su sette), dagli errori nella procedura della mobilità, dalla 'supplentite' che tornerà protagonista e dalla mancanza di posti disponibili per i vincitori dell'ultimo concorso.

Tutto questo basta (e avanza) per dare l'idea delle grosse difficoltà del mondo della Scuola in questo avvio di nuovo anno ma i problemi non finiscono qui.

Ultime news scuola, 12 settembre 2016: nota dei PSP sull'atteggiamento di un dirigente scolastico

I Partigiani della Scuola Pubblica, infatti, hanno diffuso, nelle ultime ore, un comunicato all'interno del quale si porta all'attenzione dell'opinione pubblica la risposta fornita da un dirigente scolastico ad un'insegnante che si è permessa di esprimere le proprie critiche alla riforma Buona Scuola e di commentare certi atteggiamenti dell'ANP, l'Associazione Nazionale Presidi.

Le critiche espresse dalla docente risalgono al mese di dicembre scorso, all'indomani dell'ormai celebre vicenda riguardante le 'slides' diffuse dall'ANP in merito ai docenti contrastivi. Il dirigente scolastico, che, tra l'altro, è membro del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, ha risposto alla docente dopo circa otto mesi e i Partigiani della Scuola Pubblica hanno deciso di pubblicare il post contenente le affermazioni del dirigente scolastico.

Docenti 'contrastivi': PSP chiedono intervento del Miur e del Consiglio Nazionale Pubblica Istruzione

I PSP reclamano a gran voce un intervento da parte del Ministero dell'Istruzione, mentre, nel frattempo, verrà inviato un esposto al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione.

Un anno scolastico 2016/2017 che, dunque, comincia sotto una cattiva stella e la principale accusa, naturalmente, è rivolta alla riforma Buona Scuola che consegnando nelle mani dei presidi maggiori responsabilità (ma anche e soprattutto maggiori poteri) rischia di produrre, in diversi Istituti, delle vere e proprie fratture tra dirigenti scolastici e corpo docente. Un clima di 'guerriglia' che certamente non fa bene alla scuola pubblica italiana e specialmente nei confronti degli studenti.