Nel mondo della Scuola sicontinua a parlare di supplenze. Se fino alla scorsa settimana si parlava di ben 90.000docenti che avrebbero usufruito delle supplenze, adesso il numero scende a 80.000. I numeri calano rispetto allo scorso anno e dei dati significativi emergono anche dal Sole24Ore, il quale riporta che in trentamila casi si tratta di coprire dei posti di organico di fatto. Si tratta di 29.000cattedre vuote su sostegno e 20.000 posti non coperti.
Le supplenze potrebbero diminuire
I posti per le supplenze dovevano essere ben 90.000. Tuttavia il Governo è molto cauto sulla questione e la cifra scende a 80.000.
Se questi saranno i numeri reali si subirà un calo del venti per cento rispetto allo scorso anno. Ovviamente però bisognerebbe includere anche le supplenze temporanee ma di queste non si può fare alcuna previsione. Dal Ministero nulla emerge circa queste diminuzioni, però tali posti per le supplenze potrebbero diminuire anche per un uso non esatto dei docenti su cattedre di potenziamento.
Come ha riportato una settimana fail portale orizzontescuola.it, il fenomeno non si cancella. All'inizio si riteneva che il fenomeno sarebbe stato arginato in tre anni ma dopo gli esiti del concorso i posti non verranno certamente coperti considerando le elevate bocciature.
Supplenze, ecco le regole
L'assegnazioneseguirà il procedimento dello scorso anno.
Si tratta però di spezzoni che non frantumano posti o cattedre. Tali spezzoni dunque non vanno confusi con le assenze dei docenti che potrebbero verificarsi nel corso dell'anno. I dirigenti li attribuiranno prima ai docenti che sono in servizio nella Scuola e poi al personale con contratto a tempo indeterminato e poi a quelli con tempo determinato fino al limite di 24 ore a settimana oltre all'orario obbligatorio.
Ildirigente scolastico può effettuare sostituzioni di docenti per la copertura di supplenze temporanee fino a diecigiorni con personale dell’organico dell’autonomia. Per assenzecome malattie e congedi parentali o maternità e bisognerà nominare un supplente scorrendo la graduatoria di istituto.