Domani, venerdì 21 ottobre 2016, ci sarà uno Sciopero Generale dei mezzi di trasporto pubbliciper l’intera giornata, precedentemente annunciato. A renderlo noto sono state le organizzazioni sindacali Usb, Unicobas e Usu. I sindacati hanno dichiarato tramite un comunicato che oltre lo sciopero dei mezzi pubblici, ci saranno diverse manifestazioni in tantissime città aderenti; lo stop della circolazione dei mezzi pubblici è stato indetto come segno di protesta nei confronti delle politiche economiche del Governo Renzi, dettate dall’UE e per la difesa e l’attuazione della Costituzione ed il No al Referendum.

Oltre all’annuncio delle motivazioni che hanno portato le organizzazioni sindacali a dichiarare lo sciopero nazionale, nel comunicato l’Usb, l’Unicobas e l’Usu hanno dichiarato che nella Capitale sia le organizzazioni sindacali, sia altre organizzazioni sociali e politiche aderenti, si riuniranno in piazza San Giovanni in segno di protesta contro le nuove politiche economiche. La piazza, in questa occasione, sarà intitolata “Piazza Abd Elsalam”, in memoria del dipendente ucciso il 14 settembre a Piacenza durante lo svolgimento della sua attività lavorativa sindacale. Durante la giornata del 21 ottobre, circoleranno regolarmente le Frecce Trenitalia. Nel dettaglio lo sciopero durerà 24 ore per i Trasporti Pubblici e per il trasporto aereo; per il trasporto ferroviario invece la sospensione dell’attività lavorativa inizierà alle ore 9:00 e terminerà alle ore 17:00.

Roma, Milano e Napoli: le linee coivolte e i dettagli sullo sciopero

Secondo quanto dichiarato, per quanto riguarda la città di Roma, lo sciopero coinvolgerà tutte le linee Atac e la società Roma Tpl; il servizio sarà regolare fino alle ore 8:30 e dalle ore 17:00 alle 20:00. L’Atm di Milano invece sciopererà dalle 8:45 del mattino fino alle 15:00 e dalle 18:00 al termine del servizio previsto. A Napoli, i trasporti pubblici saranno operativi dalle 5:30 alla 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00; l’attività di trasporto, nella città, ritornerà regolare 30 minuti dopo la fine dello sciopero.